Per il premio Alpino dell’anno un paese tirato a festa

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    Carcare, ridente cittadina in provincia di Savona, ha vissuto tre giorni alpini nel vero senso della parola l’11, il 12 e il 13 giugno. Momenti di allegria e di festa si sono alternati a momenti dedicati alla memoria, di forti emozioni e di commozione durante l’invasione pacifica degli Alpini. Una piccola Adunata. A farla da padroni sono stati i reduci, un paio dei quali venuti da fuori provincia, quindici, dagli 85 ai 100 anni!

    Accompagnati da parenti e amici, si sono presentati tirati a lucido, con il sorriso aperto e schietto che li contraddistingue, nascondendo a meraviglia qualche malanno che l’età ha loro regalato. Venerdì mattina di buonora si sono recati nelle scuole medie per passare qualche ora con i ragazzi, hanno risposto alle loro domande, hanno raccontato qualche loro esperienza militare e di vita, hanno visto con loro un filmato sulla storia degli alpini di ieri e di oggi, con i momenti lieti e tristi che hanno accompagnato il Corpo nei 138 anni di vita.

    Ho spiato i loro volti senza farmi accorgere e ho notato una intensa attenzione e qualche lacrima che cercavano invano di nascondere. La serata è stata dedicata ai cori sezionali Alta Val Bormida e Monte Greppino : sembrava avessero deciso di fare una gara a chi cantava meglio! La chiesa parrocchiale era stracolma, l’acustica ottima e i canti ben selezionati hanno fatto sì che il concerto sia stato di alto livello. Sabato pomeriggio tutti in piazza per ascoltare le note della fanfara sezionale Monte Beigua, bella nella sua divisa estiva e nei suoi accessori e ben intonata, fattori che contribuiscono a migliorarla sempre più nel tempo. Aria di festa, quindi, per le vie del paese, ben imbandierato e con le vetrine dei negozi addobbate col Tricolore, con cappelli alpini, divise militari, fogli di congedo, cartoline dal fronte, ma specialmente con i lavori dei ragazzi delle scuole sugli alpini.

    Un ottimo colpo d’occhio. Dopo una breve sfilata composta da numerosi alpini e gente comune, accompagnata dalla fanfara, sono stati deposti mazzi di fiori alla lapide dedicata ai Caduti nell’atrio del collegio degli Scolopi e al monumento all’Alpino. In evidenza erano gli alpini della sezione di Treviso, appena arrivati, che accompagnavano l’ Alpino dell’anno Paolo Artico, i vicepresidenti nazionali Capannolo e Favero, i consiglieri nazionali Baiesi e Bertino e Brunello, direttore del giornale L’Alpino.

    Seconda serata dedicata ai canti di montagna e degli alpini con il coro Monte Cauriol di Genova. Le ottime esecuzioni dei coristi e la grande partecipazione emotiva del folto pubblico hanno creato una simbiosi perfetta, raggiungendo il massimo livello nei momenti finali quando, tutti in piedi, è stato cantato l’Inno nazionale. Una nota di colore. Cinque baldi alpini bergamaschi sono venuti a Carcare per cucinare la polenta taragna , la specialità con formaggio e burro, un po’ pesante da digerire ma che ha avuto per la seconda volta un grande successo.

    Domenica 13 giugno, alpini e famigliari invadono il paese con largo anticipo. Arriva il presidente nazionale Corrado Perona, subito attorniato dai suoi alpini, arrivano quindici vessilli sezionali, un centinaio di gagliardetti, i gonfaloni della Regione Liguria, della Provincia di Savona, di molti Comuni con in testa quello di Carcare, il Labaro del Nastro Azzurro e le insegne delle Associazioni provinciali d’Arma. Sono presenti il prefetto vicario Bartoli, il presidente della Provincia Vaccarezza, il questore vicario Di Guida, il comandante dei Carabinieri Garau accompagnato dalle massime cariche militari della Provincia e numerosi sindaci, segno che la manifestazione ha coinvolto tutti.

    Degna di nota la presenza del comandante del Centro Addestramento Alpino di Aosta gen. B. Claudio Rondano, del sindaco di Salgareda (Treviso) Messina, del vicepresidente della sezione di Treviso Giurato e del presidente emerito della sezione di Treviso Gentili (noto a tutti noi per la presenza al raduno del 1º Rgpt. di Loano del 2007 come vicepresidente nazionale vicario) che hanno accompagnato i premiati. Alzabandiera e onori ai Caduti, con due fanfare che suonano l’Inno d’Italia e il Piave in un’atmosfera surreale, un attimo di silenzio e via, inquadrati in ordine per la sfilata per le vie del paese che porterà tutti nella piazza che sarà intitolata alla Divisione alpina Cuneense.

    Momento di grande commozione quando vengono letti i nomi dei reduci presenti, con la data di nascita e i dati salienti della loro vita militare, e vengono premiati con una targa ricordo. Si procede con le consegne dei premi agli Alpini dell’anno 2009 in congedo a Paolo Artico e in armi a Simone Di Mattia (vedi motivazioni a parte) da parte del gen. B. Claudio Rondano e del presidente nazionale Corrado Perona. Gli applausi sono incessanti, gli amici ed i parenti si stringono attorno ai premiati, tutti i presenti vorrebbero presentarsi e conoscere questi due grandi alpini .

    A questo punto la sezione di Savona, per mano del suo presidente, ha voluto premiare Gli alpini in congedo che, a vario titolo, hanno contribuito alle iniziative intraprese dall’Associazione Nazionale Alpini in favore delle popolazioni colpite dal terremoto d’Abruzzo del 6 aprile 2009 consegnando al capo degli alpini in congedo Perona una targa ricordo, molto apprezzata, raffigurante l’alpino con il mulo, simbolo del premio l’Alpino dell’anno . In seguito il Comune di Carcare, per mano del sindaco Franco Bologna, ha conferito alla sezione ANA di Savona la cittadinanza onoraria per i suoi meriti nel campo della solidarietà , per volere dell’intero consiglio comunale. Altro momento molto toccante quando è stata consegnata dal sindaco ai congiunti di Giuseppe Rovazza, disperso in Russia, la piastrina di riconoscimento.

    La cerimonia termina con i saluti portati dal capogruppo di Carcare Venanzio Ferri, dal sindaco Franco Bologna e dal nostro presidente nazionale che parte con tono leggero e poi richiama tutti a non nascondersi, a non lasciarsi andare in questi momenti difficili che stiamo vivendo, a rimboccarsi le maniche e darsi da fare per un’Italia migliore in tutti i sensi, per aiutare quanti hanno bisogno e sono in difficoltà, ricordando che gli alpini in questo sono maestri. Gli applausi scroscianti al termine del discorso sono la prova che la gente ha capito il messaggio.

    Segue la Messa, celebrata dal parroco padre Italo Levo degli Scolopi e concelebrata dal vicario episcopale di Savona mons. Andrea Giusto che, come sempre, è molto vicino agli alpini. Atto finale da brivido la recita della Preghiera dell’Alpino, sulle note del Signore delle cime , cantato dal coro Alta Val Bormida.

    Da queste pagine rivolgo a tutti un grazie, con un occhio di riguardo agli alpini premiati, al gen. Giacomo Varda, valido conduttore e cerimoniere della manifestazione, al gruppo di Carcare per il grande lavoro svolto, al parroco per la grande disponibilità, ai numerosi Alpini dell’anno che hanno voluto essere con noi oggi, ben conoscendo il valore morale del premio, assegnato ogni anno dalla sezione di Savona.

    Gian Mario Gervasoni


    LE MOTIVAZIONI

    ALPINO IN CONGEDO

    Alpino Paolo Artico, classe 1965, sezione di Treviso, Gruppo di Salgareda

    Motivazione: Accortosi che un collega era svenuto in un’autoclave satura di azoto non esitava, con professionalità e freddezza, ad intervenire tempestivamente. Entrato da un piccolo oblò, faceva in modo che il collega potesse essere estratto dalla trappola mortale. Svenendo a sua volta, nonostante il dispositivo di protezione individuale indossato, restava intrappolato. Salvato su segnalaz
    ione di un collega, a sua volta rimasto intossicato, veniva ricoverato in ospedale e, appena sveglio, si preoccupava della sorte dei colleghi. Raro esempio di altruismo e di solidarietà umana degno di menzione .

    ALPINO IN ARMI

    C.le magg. Simone Di Mattia, classe 1987, effettivo al Centro Addestramento Alpino di Aosta

    Motivazione: Nato a Castel di Sangro (AQ), il C.le Magg. VFP4 Simone Di Mattia ha utilizzato la propria licenza per partecipare a prestare i soccorsi alla popolazione dell’Abruzzo colpita dal tragico sisma dell’aprile 2009. Nonostante la stanchezza ed i turni massacranti non si è mai sottratto dalle proprie incombenze, cercando di poter rendere il più proficua possibile la sua presenza, dimostrando una non comune buona volontà e forza d’animo. L’impegno profuso dal militare e le sue doti non comuni di senso civico ed umanitario sono state apprezzate sia dalle istituzioni che dai concittadini e quanto attuato ha incarnato i più alti valori dello spirito alpino, dando nel contempo lustro alle Forze Armate e nello specifico al Corpo degli Alpini .

    RICONOSCIMENTO SPECIALE

    Agli alpini in congedo che, a vario titolo, hanno contribuito alle iniziative intraprese dall’Associazione Nazionale Alpini in favore delle popolazioni colpite dal terremoto d’Abruzzo del 6 aprile 2009.

    Pubblicato sul numero di luglio agosto 2010 de L’Alpino.