Parole attorno al fuoco : un concorso che esalta la tradizione della montagna

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    Giunto alla nona edizione, il premio letterario nazionale Parole attorno al fuoco ha avuto il suo epilogo ad Arcade (in provincia di Treviso) con la premiazione dei vincitori e dei segnalati. La cerimonia ha avuto anche una cornice musicale, con i canti del coro A.N.A. di Oderzo diretto dal maestro Pier Giorgio Mocerino. Nata con il proposito di ridare dignità al racconto orale proprio della tradizione rurale come ha ricordato il presidente del comitato organizzatore Stefano Barbon l’iniziativa fu proposta nel 1995 da Carlo Tognarelli e fatta propria dal gruppo di Arcade, guidato allora come ora dal capogruppo Florindo Cecconato. Il premio fu pertanto istituito dalla sezione A.N.A. di Treviso e dal gruppo arcadese per coniugare ha detto il presidente sezionale Luigi Casagrande la tradizione popolare del falò (il Pan e vin, giunto nel 2004 alla 38ª edizione) a un evento culturale di rilievo nazionale, essendo la cultura espressione della libertà . Il premio, dedicato al tema Genti, soldati e amanti della montagna: storie e problemi di ieri e oggi , si pone degnamente accanto alle altre due iniziative culturali della sezione di Treviso, il concorso Fotografare l’Adunata e lo spazio espositivoculturale Al Portello Sile . Come scrive, nel verbale conclusivo il presidente della giuria, la poetessa Adriana Scarpa, il livello letterario dei racconti in concorso è stato generalmente dignitoso , trovando talvolta espressioni avvincenti, ricercate e poetiche, che traggono ispirazione dal fascino della montagna e dagli avvenimenti, spesso tragici, lì accaduti e che ne hanno sancito la sacralità . Accanto ai temi più tradizionali legati alle vicende belliche, le opere hanno proposto argomenti di attualità: gli alpini all’estero in missione di pace, l’apertura del servizio militare alle donne, il rientro in Patria dei Caduti. In particolare si segnalano le figure di donne, ritratte soprattutto nell’attesa, talora vana, del ritorno dei loro cari. Vincitrice della IX edizione del premio è stata la veneziana Marina Vio, autrice del racconto L’angelo degli Alpini , mentre il secondo e il terzo premio sono stati assegnati rispettivamente all’istriano di Fiume Mario Schiavato con I giorni delle processioni e alla trentina di Cavalese Miryam Betti Pederiva con Su la zima de l’Om . Oltre a questi scrittori sono stati premiati altri autori, insigniti dei seguenti premi speciali: la medaglia del presidente della Repubblica all’italo argentino Rocco Capezzone, la Rosa d’argento Manilla Bosi , per un racconto con protagonista una donna al novarese Mauro Caneparo e il trofeo Ugo Bettiol , per un racconto su un tema di particolare attualità, a Claudio Gargioli di Roma. Se, come ha affermato l’assessore alla Cultura della Provincia di Treviso Marzio Favero, l’uomo racconta soprattutto per autorappresentarsi e autocomprendersi, allora si può dire che il premio Parole attorno al fuoco sta dando il suo contributo affinché i valori legati alla montagna e alla comunità nazionale divengano oggetto di riflessione, anche e soprattutto per le nuove generazioni . L’importanza del premio è stata sottolineata anche dal consigliere nazionale della nostra associazione, Ivano Gentili, per il quale la fondazione della gara letteraria arcadesetrevigiana contribuisce a rilanciare la stessa stampa alpina.

    Giampietro Fattorello