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In occasione della ricorrenza del 2 Giugno, festa della Repubblica italiana, presso il comando del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO a Gloucester in Gran Bretagna, si è rinnovato il vincolo tra le penne nere in congedo e i militari in armi. Una nutrita rappresentanza della sezione ANA Gran Bretagna ha non solo partecipato, ma concretamente contribuito ad organizzare il tradizionale “Italian National Day”, offerto dal Contingente italiano alla comunità militare internazionale (16 nazioni) del Comando NATO.
Uno degli appuntamenti annuali degli alpini friulani è la commemorazione dei Caduti al monumento- faro del monte Bernadia, sopra Tarcento. La sua luce, simile a quella d’una torre marina che guida all’approdo i naviganti, è visibile in tutta la pianura sottostante e richiama al sacrificio, ai valori e alla storia degli alpini e rischiara il cammino dei nostri Padri. L’idea di costruire il faro è nata dopo la costituzione - nella primavera del 1953 - della sottosezione di Tarcento comprendente pure i gruppi di Coia, Magnano, Pradielis, Sedilis, Segnacco e Val Cornappo; nel 1957, Pradielis passerà con il ricostituito Gruppo di Lusevera - Alta Val Torre. Fu quindi creato un “Comitato faro”, al quale aderirono Gruppi della zona.
Il 15 novembre 2013 ricorrerà il 60° anniversario della costituzione dei Plotoni Paracadutisti della brigata Alpina “Julia”, avvenuta presso la caserma “Del Din” di Tolmezzo. Negli anni successivi furono trasferiti nella caserma “Zavattaro” di Udine, dove si sono succeduti tutti i plotoni (in totale 10) fino al 14 aprile 1964, data di scioglimento e trasferimento a Bolzano per costituire, assieme ai plotoni delle altre brigate, la Compagnia Alpini Paracadutisti del 4° Corpo d’Armata Alpino. Vista l’età di coloro che hanno prestato servizio nei plotoni dal 1953 al 1964, è impossibile ripetere il grande raduno fatto in occasione del 50° anniversario presso la caserma “Spaccamela” di Udine.
Il generale Massimo Panizzi è il nuovo comandante della Taurinense. Il cambio di comando della brigata alpina con il gen. D. Dario Ranieri è avvenuto alla caserma Montegrappa di Torino giovedì 5 settembre alla presenza del comandante delle Truppe Alpine gen. C.A. Alberto Primicerj, del nostro Labaro scortato dal vice presidente nazionale vicario Adriano Crugnola e della massime autorità civili.
Passando per Campo Tures ho notato un piccolo monumento posto alla destra appena fuori del paese che si trovava in disfacimento.
Il gruppo di Mississauga della sezione di Toronto ha festeggiato il 35° di fondazione. Molto soddisfatto il capogruppo Carmine Stornelli, che nelle foto vediamo - quinto da destra - con il Consiglio al completo. Alla festa che ha avuto luogo alla Rizzo Hall era presente anche il presidente della sezione di Toronto Roberto Buttazzoni.
Cosa può dirci il Pasubio che non ci abbia ancora detto? Se lo sono chiesti in almeno 500, la prima domenica di settembre, salendo su quelle stesse strade percorse quasi cento anni fa da quei soldati che sulla montagna andavano a combattere. La risposta, come sempre, ognuno l’ha trovata dentro di sé. Su queste personali premesse si è svolto l’annuale pellegrinaggio sul Pasubio, iniziato il sabato con l’omaggio ai Caduti all’Ossario di Colle Bellavista e proseguito con la deposizione di una corona d’alloro al Dente Italiano e al Dente Austriaco.
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L’autore, ufficiale esperto di mine ed esplosivi, speleologo e fotografo, viene convocato nel 1957 dal ministero della Difesa per una missione segreta, coperta per 50 anni dal segreto militare, che lo porta a diventare testimone di una delle più atroci pagine del dopoguerra: le foibe. Sono pagine che restituiscono i contorni di una tragedia lontana attorno alla quale c’è ancora tanto da scoprire e da studiare. |
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Gli autori hanno raccolto in questo volume tante storie di guerra vissute da abitanti delle loro terre, la montagna veronese e quella vicentina. Storie che ruotano principalmente intorno al dramma della ritirata di Russia, vissuto in primo luogo dai loro padri. I racconti, scritti in modo semplice e avvincente, sono affiancati dalla cronaca del viaggio in Russia sull’itinerario della ritirata, effettuato nell’estate 2012. |
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L’altopiano dei Sette Comuni ci riserva sempre molte meraviglie. Una di queste è il monte Cornone, con gli attigui monti San Francesco e Sasso Rosso. Sono picchi che sprofondano verso la Val Brenta, spartiacque naturale con il Grappa. Per combattere su queste rocce sospese sull’abisso occorrevano particolari capacità tecnico militari e forza mentale e fisica per vivere in condizioni particolarmente difficili. Qui gli alpini, e non solo loro, resistettero agli assalti dei soldati austro-ungarici, addirittura contrattaccarono. Questo volume racconta le battaglie combattute su questo fazzoletto di terra da uomini coraggiosi che hanno fatto la storia. |
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È il terzo volume delle Guide Gaspari dedicato agli itinerari per studenti, insegnanti ed escursionisti, alla scoperta dei luoghi e dei personaggi che hanno legato la loro storia ai luoghi della Grande Guerra in Friuli. Ricordare una guerra e quel che ha lasciato è un modo per conoscere un passato che, scomparsi i testimoni diretti, rischierebbe di cadere nell’oblio. |