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Il gruppo di Ozzano, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il dirigente scolastico Emanuela Cavalli, ha celebrato nelle scuole il 153° anniversario dell’Unità d’Italia. Grazie alla collaborazione con Gianluca Marchesi del Centro Studi ANA che ha ideato il supporto didattico e il materiale audiovisivo, è stato possibile proporre un tema ideale ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie del paese dal tema: “1914–2014, l’inizio di un conflitto che ha cambiato il mondo”. La novità del progetto sta nel modo in cui partecipano i ragazzi, che non ascoltano solo una lezione di storia, ma vengono coinvolti attivamente e in prima persona nelle ricerche: “Partiamo dai nostri monumenti - dice Gianluca Marchesi - e dai nomi delle vie e scopriamo la storia del nostro paese”.

La scialuppa dell’incrociatore ausiliario “Zara” vagò per un’ora tra i numerosi corpi che galleggiavano, finché un flebile lamento attirò i soccorritori. Apparve un uomo riverso su un canotto, seminudo, con il salvagente e, cosa incredibile, con il cappello alpino ben calcato in testa. Si trattava di Ugo Pittin, classe 1921, della 69ª cp. del btg. “Gemona”, l’ultimo superstite della tragedia del “Galilea”, che qualche anno più tardi sarà annoverato tra i dispersi nell’immensa steppa russa. Dal 1947 i pochi superstiti del Galilea si ritrovano sul monte di Muris di Ragogna, presso l’antica chiesetta di San Giovanni per ricordare i 1.050 fratelli che non fecero ritorno a casa.

Penso Alpino

Ghiacciai e montagne dove nascono i torrenti, i bambini con il Tricolore in mano e un vecchio saggio che racconta un po’ di sé. Sono dolci melodie per le orecchie di un alpino e sono alcune delle immagini che il cantautore Dario Baldan Bembo traduce in musica nel suo ultimo lavoro, un vero e proprio inno alle cose semplici ma al tempo stesso piene di significato, un tributo a quella che chiamiamo alpinità e che si traduce in uno stile di vita, in vero e proprio pensiero alpino.

L'onorificenza a Tito

Leggo su L’Alpino di marzo l’articolo “Non dimentichiamoli” di Burresi che nella terza colonna dice “Ben pochi sanno…” e mi dico “ecco un’altra perla tutta italiana”. Chissà cosa pensano i parenti dei poveri infoibati e gli esuli, leggendo che lo Stato italiano abbia conferito la massima onorificenza allo stragista Josip Broz, alias Tito.

Tornare ad essere alpino

Mi permetto di darti del tu dato che un sottile filo comune ci lega: come te ho iniziato la naja alla SMALP di Aosta, 14° corso ACS nel 1967. Ti scrivo riguardo le lettere al direttore “Capitano quaquaraqua” del novembre 2013 e “Riscoprirsi alpini” del marzo scorso.

70º di Monte Marrone

Sono iniziate le celebrazioni in ricordo del fatto d’arme della primavera del 1944, quando il btg. Piemonte, con un audace colpo di mano, conquistò la cima di Monte Marrone, opponendosi vittoriosamente, al successivo tentativo di riconquista delle truppe tedesche.

Braccia sempre pronte a tendersi verso gli altri, a mostrarsi vicine a chi versi nel bisogno e sostanziarsi di gesti concreti, prosegue la “storia”, generosa, della solidarietà della grande famiglia verde: gli alpini continuano ad essere d’esempio per la nostra Italia, che ha bisogno, ora più che mai, di riscoprire la bellezza dell’impegno, spontaneo e disinteressato, per il bene comune e la gioia del dare, senza nulla chiedere in cambio.

Lo scorso 17 aprile, durante l'addestramento di marcia in montagna nel Parco delle Dolomiti bellunesi, ha perso la vita il 1° caporal maggiore Williams Tracanna, effettivo al 7° reggimento Alpini. Lo comunica in una nota il Comando Truppe alpine.

NEVE

Formazione ed evoluzione della neve Ambiente e dinamica delle valanghe Prevenzione e soccorso Un testo unico, un viaggio affascinante nel mondo della neve, dalla formazione di un leggerissimo cristallo fino alla potenza devastante della valanga. Renato Cresta - già ufficiale degli alpini paracadutisti, insegnante ai corsi di formazione per maestri di sci e responsabili della sicurezza sulle piste - ci regala un manuale ricchissimo di informazioni, grafici, tabelle, illustrazioni, l’esperienza di una vita.

L’ULTIMA VOLTA

La fine dell’era del mulo nelle Truppe alpine I muli sono stati congedati nel 1991, chiudendo con nostalgia un’epoca. Questi racconti, accompagnati da foto a colori, alcune commoventi, riguardano il periodo che va dal 1986 al 1989, con particolare riguardo all’ultimo campo invernale effettuato dalla 7ª batteria di artiglieria da montagna del gruppo Pinerolo, prima del congedo dei quadrupedi. Tutte le testimonianze sono state riportate esattamente come sono state scritte dagli autori e questo rende il libro davvero autentico.

DA VENEZIA A CATTARO

Il volume è stato pensato per ricordare quelle località della costa adriatica e delle isole del Quarnaro e Dalmate che oggi sono parte integrante delle repubbliche di Slovenia e Croazia. Al termine della seconda guerra mondiale molte migliaia di italiani residenti in quelle regioni dovettero lasciare le loro terre e i loro averi, riparando in buona parte in Italia. Il libro oltre a riprodurre oltre 900 bellissime cartoline d’epoca, vuol essere un omaggio a quegli oltre 250.000 esuli.

ADAMELLO 1963-2013

Era doveroso per la sezione ANA Vallecamonica ricordare i 50 anni dei pellegrinaggi in Adamello con un programma che evidenziasse il legame che unisce gli alpini all’Adamello, le cui cime raccontano gli atti di eroismo e la quotidianità vissuti da migliaia di nostri giovani negli anni della Guerra Bianca. Tra le varie iniziative che hanno coinvolto il territorio valligiano e in particolare il comune di Temù, culla del pellegrinaggio, c’è questa pubblicazione, sintesi e memoria di incontri tra “veci” e “bocia”, di emozioni vissute da chi ritornava su quei campi di battaglia, di dolore per un amico perduto, di orgoglio per il dovere compiuto. Il libro ripercorre, anno dopo anno, la storia del pellegrinaggio, col passare degli anni divenuto manifestazione nazionale. La documentazione agli atti del gruppo di Temù dice che il 1° raduno-pellegrinaggio si ebbe nel 1963, ma già molti anni prima il Tonale e l’Adamello erano meta di tante penne nere. Il numero de “L’Alpino” del maggio 1924, in un box in prima pagina intitolava: “Adamello! Quest’anno tutti in Adamello!”. Era un invito a partecipare al Convegno che si sarebbe tenuto quell’anno dal 23 agosto al 2 settembre a Ponte di Legno.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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