Maggio 2002 ANNO LXXXI N5

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    La maestosa mole del Cervino (la foto di Davide Camisasca) ben si addice all’Anno Internazionale delle Montagne proclamato dalle Nazioni Unite e alla storia degli alpini. Una testimonianza ci viene anche dalla storica tavola di Walter Molino apparsa sulla Domenica del Corriere nel luglio 1952 (e che pubblichiamo qui sopra per gentile  concessione del Corriere della Sera).
    Fu ispirata da un’impresa che diventata un mito: cinquant’anni fa, una intera compagnia della Scuola Militare Alpina agli ordini del capitano Costanzo Picco raggiunse la vetta del Cervino in condizioni meteo proibitive. Gli alpini avevano anche l’armamento individuale oltre a una mitragliatrice, due bazooka, due mortai, apparecchi radio, un generatore e altro ancora. Oggi ci fa sorridere l’ordine di servizio di quella che doveva essere soltanto una esercitazione: Ascensione ardita con pernottamento fuori sede!
    A cinquant’anni da quell’impresa, ci piace ricordare l’ardimento di quei bocia, perch gli alpini oggi si trovano a scalare ben altre cime: quelle della loro stessa esistenza e dei loro valori, costretti a difendere l’una e gli altri dal mondo politico e militare.