La solidarietà del fare

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    Nel cuore martoriato di Campotosto l’Ana ha voluto realizzare una struttura polivalente antisismica per offrire alla popolazione un punto di aggregazione sicuro in seguito ai gravi eventi sismici del 18 gennaio, che hanno drammaticamente sottratto al paese edifici pubblici, abitazioni private e attività commerciali.
    Il 3 agosto 2017 sono iniziati i lavori per la costruzione di questa “Casa della comunità” di Campotosto, donata al Comune dall’Associazione Nazionale Alpini come struttura definitiva e antisismica progettata sulla base di tre esigenze cardine: sicurezza, funzionalità e armonia con il territorio. 

     

    L’intera struttura ha una superficie di circa 224 metri quadrati su un piano unico, realizzato in legno lamellare, con più di 50 metri quadrati di porticato coperto. Nella costruzione sono state impegnate squadre formate da volontari dell’Ana provenienti dalle Sezioni di Pordenone, Trento, Vicenza e Abruzzi che hanno fornito gratuitamente le loro prestazioni.

    Il progetto architettonico e strutturale, nonché il piano per la sicurezza, sono stati eseguiti da uno staff di tecnici locali. Nella struttura troveranno spazio una stazione di monitoraggio delle Dighe del lago di Campotosto, la sede del locale gruppo alpini, un grande salone utilizzabile per molteplici attività, una sala riunioni e una cucina completa.

    In prospettiva, la struttura, arricchita con 24 pannelli fotovoltaici, è pensata per costituire il cuore di un’area di aggregazione più ampia, completa di piazza e verde attrezzato dove presto sorgerà anche la nuova Sede comunale. Il progetto fa parte di una più ampia iniziativa in favore delle zone colpite dal terremoto Centro Italia, coordinato dal Consigliere nazionale Lorenzo Cordiglia, responsabile della commissione Grandi Opere che in questi mesi ha seguito passo passo i lavori.

    Sabato 25 novembre, giorno dell’inaugurazione c’erano tanti vessilli e gagliardetti davanti alla nuova struttura realizzata dagli alpini. Il Presidente Sebastiano Favero e diversi consiglieri nazionali a scortare il Labaro, il commissario straordinario per la ricostruzione del Centro Italia Paola De Micheli, il Presidente della Sezione Abruzzi Pietro D’Alfonso, insieme a loro il comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato e il sindaco di Campotosto Luigi Cannavicci. «Gli alpini sono con voi e saranno con voi. Questo è il messaggio che vogliamo dare oggi alla gente di Campotosto ». Nel suo discorso il Presidente Favero ha parlato di speranza, di vicinanza concreta delle penne nere non solo alla comunità di Campotosto, ma a tutta la popolazione del Centro Italia colpita dal sisma.

    Nella prossima primavera, prima dell’Adunata di Trento, «se la burocrazia ce lo permetterà, realizzeremo anche le altre strutture che abbiamo in programma di donare. Gli alpini si dimostreranno, come a Campotosto, pronti e capaci di dare». Significativo anche il messaggio del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, intervenuto all’inaugurazione: «Qui c’è coesione sociale e territoriale: tradotto significa coesione sociale per tutto il nostro Paese, ed è un esempio molto bello di solidarietà e vicinanza tra alpini dell’Ana che vengono dal Veneto, dal Friuli, dal Trentino, dall’Abruzzo per esprimere in modo fattivo la loro vicinanza alle popolazioni di questa terra colpita dal terremoto.

    Credo sia un esempio significativo, forte, di solidarietà popolare per il nostro Paese». Dal 3 agosto scorso, giorno in cui sono iniziati i lavori, la piccola comunità di Campotosto ha visto gli alpini darsi da fare, alternarsi a turno senza pause per terminare nei tempi previsti. Sono tanti i momenti di condivisione vissuti tra i campotostari e le penne nere. I sentimenti di gratitudine e di affetto sono stati i veri protagonisti della giornata di sabato 25. Il giorno successivo è caduta la neve sull’edificio interamente realizzato e donato dall’Associazione Nazionale Alpini. Battesimo di alpinità.

    Massimo Alesii
    agt.alesii@gmail.com