La Preghiera dell'Alpino Ignoto

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    Alpino a Mondovì, alla Scuola Trasmissioni di San Giorgio Cremano e a Santo Stefano di Cadore ho partecipato a quasi tutte le Adunate nazionali. In molte situazioni ho letto e ascoltato la Preghiera dell’Alpino e spesso mi sono commosso ed ho ripercorso quell’esperienza di vita alpina nella spensieratezza con l’orgoglio di aver servito la mia Patria. Qualche tempo fa mi è venuta fra le mani un’altra Preghiera dell’Alpino Ignoto di Giulio Bedeschi. Non ho mai sentito in nessuna occasione o ricorrenza questa preghiera. Domanda: in quale momento della vita associativa viene letta?Anche l’Alpino Ignoto si è immolato per la sua terra e per ricordarlo dev’essere ufficializzata (la lettura) dal nostro Consiglio Nazionale in una o più occasioni.

    Giuliano Giaretta Gruppo O. Salviati , sezione di Vicenza

    Caro Giuliano, separiamo gli onori ai Caduti, ignoti in prima fila, e la/le preghiere dell’Alpino. Quando si partecipa ad una cerimonia alpina, qualsiasi, si saluta la bandiera e si recita la preghiera della libretta ANA. Nelle commemorazioni o ricorrenze di fatti d’arme si onorano i Caduti. Tutti. Non facciamo più distinzioni, nemmeno nei confronti degli avversari. Che abbiano un nome o no non fa differenza. Nel corso della prima guerra mondiale gli ignoti furono un’enormità. Sulle preghiere consentimi invece di scherzare e di dirti con franchezza che solo a parlarne mi viene l’orticaria allo stato acuto. Sono diventate da decenni l’argomento principe in seno alla nostra Associazione. Alcuni presunti detentori dell’ortodossia alpina ne fanno una crociata. Ora poi che stanno proliferando come funghi le associazioni consorelle avremo bisogno di un breviario per raccogliere tutte le ispirate invocazioni di tante anime pie in cerca di un angolo di paradiso. Sulla terra. Sono d’accordo invece con te nel ritenere che la Preghiera dell’Alpino Ignoto di Bedeschi merita di essere letta in qualche circostanza non ufficiale. É scaturita dal cuore di un grande alpino.

    Pubblicato sul numero di luglio agosto 2010 de L’Alpino.