La legge Mancino

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    Caro direttore, cosa ne pensi della proposta di legge attualmente in discussione al Senato che estende la condanna da due a sei anni della legge Mancino anche a chi “distribuisce, divulga, diffonde o pubblicizza materiali razzisti o xenofobi”? Se la proposta diventasse legge, su denuncia dell’immancabile antimilitarista, qualche zelante Procuratore della Repubblica potrebbe accusare di xenofobia chi canta pubblicamente l’inno del Piave che recita “…non passa lo straniero” e “…indietro va straniero”, straniero, non nemico.

     

    Oppure, come già capitato per l’Inno nazionale in occasione dell’Expo, ci sarà la modifica del testo originario in senso buonista tanto alla moda? Come associazione d’Arma, facciamo finta di nulla? Ci ridiamo, ironicamente, sopra? Ci diamo una mossa?

    Beppe Parazzini, Presidente emerito dell’Ana

    Caro Beppe, di per sé razzismo e xenofobia sono due mali da condannare e combattere. Ciò detto l’unico guaio potrebbe venire da qualche frangia di magistratura… creativa. Ma il problema non si risolve cancellando le leggi e i reati che perseguono, casomai mettendo fuori gioco chi strumentalmente si serve della legge per raggiungere obiettivi che nulla hanno a vedere con la giustizia.