La carità non ha bandiere

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    Il terremoto che si è verificato in Ecuador il 16 aprile scorso è stato particolarmente violento, con un bilancio di 654 vittime e oltre 5mila feriti. La Sezione di Aosta si è impegnata nel dare un aiuto ad una popolazione che ha subito pesantemente gli effetti del sisma, che dispone di mezzi e risorse economiche assolutamente inadeguate per risollevarsi e le cui condizioni di vita, già in precedenza difficili, sono ora divenute drammatiche. 

    Per tale progetto, tuttora in corso, gli alpini collaborano con i missionari di don Bosco, cioè i Salesiani, numerosi in Ecuador, dove svolgono un’attività di primaria importanza nel settore dell’istruzione ed operano in tutti i campi a favore della popolazione. La raccolta dei fondi per questa finalità si è quasi interrotta, con il verificarsi nel mese di agosto del catastrofico terremoto nel Centro Italia e con gli alpini giustamente impegnati, anche questa volta, nell’aiutare la nostra gente. In questa particolare situazione, le chiedo cortesemente di pubblicare questa mia lettera su L’Alpino, nella certezza che il sostegno dei suoi lettori a questa iniziativa potrà garantirne, nonostante tutto, un esito soddisfacente. Le offerte dovranno essere indirizzate a Associazione Missioni Don Bosco Onlus, via Maria Ausiliatrice 32 – 10152 Torino tramite: bonifico bancario presso Banca Prossima, Milano, Iban: IT39F0335901600100000115739 – cod. BIC BCITITMX, oppure c/c postale n. 10741106 Iban: IT83D0760101000000010741106, indicando la causale Emergenza Ecuador – cod. progetto 22002.

    Bruno Rollandoz, Sezione di Aosta

    Qualcuno si chiederà se abbia senso pensare all’Ecuador mentre abbiamo le macerie fumanti in casa nostra. La risposta è che la carità quando sgorga dall’animo non ha né Patria, né misura.