Il ritorno in Patria dei resti dei Caduti

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    Il ministero della Difesa, tramite il Commissariato generale per le onoranze ai Caduti in guerra, sta conducendo un’opera di ricerca e di recupero delle salme dei
    nostri soldati caduti sui molti fronti nella seconda guerra mondiale. La legge nº 365 del 14 ottobre 1999 Norme per la restituzione ai congiunti delle salme dei Caduti in guerra , consente ai parenti interessati di chiedere ed ottenere il ritorno a casa delle salme, e la loro inumazione nei cimiteri dei luoghi d’origine.
    Se tale richiesta non viene avanzata, le salme vengono tumulate nei Sacrari militari (Bari, Cargnacco, Redipuglia), dove ciascuna ha un loculo dal quale non sarà mai spostata, dedicato al nome ed alla memoria del Caduto che rimarrà così
    viva, senza limite nel tempo, e parlerà sempre di Lui, ricordandolo, a tutte le generazioni future.
    Questa continuità nel tempo, non può essere garantita dai cimiteri civici, per cui quella memoria , tanto cara, importante e di così grande significato patriottico e
    sociale, come sottolinea il promotore dell’iniziativa, il generale Gualtiero Stefanon, finirebbe con l’andare perduta.