Il ministro e la Bandiera

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    Non la prima volta che la redazione riceve numerose lettere su argomenti
    di primaria importanza che compaiono su L’Alpino. Questa volta si tratta del
    fondo di pagina 3 del numero di marzo, a proposito della Bandiera.
    Quelle che seguono sono una scelta di tali lettere, delle quali la maggior parte in positivo e una esigua minoranza in negativo. Le proponiamo alla meditazione del lettore.



    Sono un vecio di 87 anni del Terzo alpini. Ho letto con grande piacere la vostra doverosa protesta. Grave stata la tolleranza di chi considera questo gesto uno scherzo. Episodi del genere sono un’offesa a quanti, in nome dell’Italia,
    hanno dato la vita.


    Ermanno Eydoux Torino



    Encomiabile il vostro fondo e la severa lettera indirizzata al ministro.
    Le ostili affermazioni di quel signore (cio del ministro ndr) suscitano un doloroso sconforto.


    Fernando Zanda Milano



    Non nascondo il mio sdegno per il ministro e sono compiaciuto della lettera indirizzatagli che mette in evidenza i valori umani, patriottici e rispettosi verso il
    nostro simbolo.


    G.B. Canepa Genova



    Protesto contro il vostro articolo in quanto politico pi che patriottico, totalmente fuori dal tempo nel particolare momento della nostra vita nazionale in cui la minoranza sta contestando la legittimit di governare a chi ha vinto
    democraticamente le elezioni. Perch non avete protestato cinque anni fa, aspettando solo ora quando ormai l’onorevole diventato ministro?E’ questo assurdo e inspiegabile ritardo la vera ‘ratio’ della mia contestazione.


    Francesco Dalbesio Roma



    Chi ha scritto il fondo di marzo si dimenticato che quel ministro stato eletto democraticamente. E’ probabile che il popolo si sia sentito pi offeso da altri politici, rispettabili e pi controllati nelle parole, ma molto impegnati nei loro interessi personali. A tipi come l’autore far piacere vedere le nostre strade invase da prostitute di tutte le razze, i marciapiedi da clandestini. Spero che egli abbia avuto compassione per il professor Biagi freddato peggio di un cane da persone che dicono di voler liberare gli italiani.
    Rimarr fuori dall’ANA almeno fino a quando resterete cos poco obiettivi.


    Fernando Dusi