Il discorso di Mattarella

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    Ho atteso con trepidazione l’arrivo de L’Alpino per vedere se ci fosse qualcosa sul discorso del Presidente della Repubblica Italiana di fine anno, dove Mattarella paragonava i diciottenni partiti e morti al Fronte per l’Italia ai diciottenni che sarebbero andati a votare alle ultime elezioni. 

     

    In questi cinque anni verso il Centenario della fine della guerra noi dell’Ana ci siamo premurati di ricordare in varie manifestazioni il nome di tutti coloro che sono morti in guerra. Per il rispetto loro dovuto. Premetto che se fossi stato parlamentare, avrei chiesto le dimissioni del presidente Mattarella. Restando in attesa di una risposta le chiedo, se possibile, di pubblicare su L’Alpino questa mia lettera, per vedere se sono l’unico alpino a pensarla così, o se dopo il primo altri seguiranno.

    Claudio Filippin Gruppo di Erto, Sezione Udine

    Mattarella è un galantuomo e persona di profonda sensibilità. Chiedere ai giovani di andare a votare non è certamente paragonabile a chi ha dato la vita per la Patria, ma è pur sempre un richiamo morale a prendersi cura del bene comune, evitando che siano i mercati e i poteri sotterranei a decidere le sorti del Paese.