Sono un ex cantore del coro della brigata Julia, coro che negli anni si è sempre distinto per aver trasmesso quei valori troppo spesso dimenticati.
Ultimamente ho constatato che l’organico si è ridotto a meno di metà con notevoli difficoltà per rimpiazzare gli elementi che si congedano. Gira la voce che qualche penna bianca sia già intinta nel calamaio per scrivere la parola FINE per il coro. Allora dico: Salviamo il coro della Brigata Julia, orgoglio alpino e testimone di ricordi, tradizioni e senso della Patria .
Patrizio Piazzetta Onigo di Pederobba (TV)
Una delle conseguenze del volontariato è stata quella di rendere difficile il mantenimento di attività a corollario del servizio militare: fra esse cori e fanfare, che per noi alpini hanno un significato che va ben al di là della pura rappresentanza. Di recente ho assistito, a Bari, all’esibizione proprio del tuo coro: una ventina di ragazzi, VFA, ottimamente diretti da un commilitone di Crotone: un vero successo. Essi riescono a conciliare addestramento e allenamento con una tenacia che fa loro onore. Perciò non dobbiamo disperare, sperando che le penne bianche non si macchino di inchiostro.
