Il capo di SME: Alpini bravi, bravissimi!

    0
    46

     

    Gli elicotteri da combattimento A 129 mangusta con ripetuti passaggi a volo radente fanno sicurezza al nuovo NH 90 da cui si calano i ranger del 4º reggimento alpini paracadutisti. È la prima volta che i mangusta intervengono fra queste montagne aggiungendo spettacolarità ad una esercitazione che quest’anno sembra particolarmente complessa. Intanto, una compagnia del 7º reggimento Alpini sta muovendo sul terreno, mentre altri 250 colleghi arrampicano, corda doppia e rinvii, lungo vie e ferrate che furono teatro di epici scontri durante il primo conflitto mondiale.

    Siamo all’esercitazione Falzarego 2010 , dimostrazione tecnico tattica delle Truppe alpine effettuata al termine dei corsi roccia che annualmente avvicinano all’attività in parete i soldati della montagna . Non solo ascensione, quindi, anche se l’approccio alla parete, il movimento e la vita in montagna fanno parte della formazione e del DNA degli alpini, oggi come ieri, non solo rocciatori ma anche uomini, mezzi e materiali che tra le Torri del Falzarego si preparano per operare in tutti i teatri operativi.

    L’esercitazione dimostrativa seguita dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. C.A. Giuseppe Valotto, dal nostro presidente nazionale Corrado Perona, da molte autorità civili e da ufficiali di Paesi alleati che hanno ormai una consolidata esperienza di collaborazione con i nostri militari è stata condotta da oltre 300 alpini che hanno dato davvero spettacolo e suscitato grande ammirazione per la loro bravura e la loro preparazione. La montagna non può essere affrontata da soli e la fiducia che ogni militare ripone nel proprio capo cordata è la stessa che ogni soldato deve avere nel proprio comandante , ha ricordato il comandante delle Truppe alpine, gen. D. Alberto Primicerj per il quale oggi come cent’anni fa, sul Falzarego come sul Lagazuoi o nel teatro afgano, la montagna è portatrice di valori che gli alpini riconoscono come propri .

    Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito nel suo intervento conclusivo, rivolgendosi agli alpini li ha definiti Bravi, bravissimi e meravigliosi. Quello che ho visto oggi ha continuato mi rende ancora più orgoglioso dell’incarico che occupo: sono veramente contento di avere una Forza Armata di questo tipo . Il gen. Valotto, ricordando il legame che lega gli alpini di oggi a quelli di ieri, gelosi custodi delle nostre tradizioni, ha concluso il suo intervento abbracciando il presidente della nostra Associazione Perona.

    Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.