Cappello e musica

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    Sono una suonatrice che partecipa ai raduni alpini. Una sera, alle prove del nostro corpo musicale, ho appreso che la sezione di Sondrio ha proibito alle donne, ai bambini ed ai ragazzi di portare il cappello alpino. Leggo su L’Alpino che ne è vietato l’uso a chi non ha svolto il servizio militare nelle Truppe alpine. Reputo che queste due indicazioni siano a dir poco vergognose!!! Il servizio militare non esiste più, le donne sono ammesse nei corpi militari e posseggono altrettanta dignitosa divisa, i corpi musicali sono misti e non più solo maschili. Sicuramente la Valtellina è maschilista. Ma che in una manifestazione dove il 90 degli uomini che indossano il santo cappello sono ubriachi fradici, sia negato il cappello a chi sfila in divisa solo perché donna o ragazzo è veramente vergognoso!

    Sonia Barini

    La signora ha le idee chiare. Peccato che non ne abbia una di alpina . Forse il cappello è visto da parte sua come un corredo per partecipare al carnevale di Rio. Lasciamo perdere il tono della lettera sopra le righe, ma non capire che l’ANA è presente nelle piazze e nelle città non per dilettare il pubblico ma per rendere testimonianza di una tradizione militare, civile e patriottica che attraversa l’unità d’Italia, è sconfortante e toglie la voglia di spiegarle come sia lontana dallo spirito di un vero alpino. Maschio o femmina che sia.

    Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.