Il 52 raduno del btg. Monte Cervino

    0
    163

     

    Domenica 4 luglio le vie di Cervinia hanno risuonato sotto i passi degli alpini che, sulle note della fanfara della sezione ANA di Aosta, si sono ritrovati per il 52º raduno dei reduci del battaglione alpini sciatori Monte Cervino, ricorrenza annuale che riunisce i superstiti del pluridecorato reparto. Il programma ha visto: sfilata attraverso il paese, salita alla cappella dedicata agli alpini, eretta su un pianoro a metà strada tra Cervinia e la Gran Becca, la celebrazione della Messa, i discorsi delle autorità e la consegna di una targa ricordo ai reduci o ai loro famigliari, tra i quali la signora Imelda Reginato, vedova della Medaglia d’Oro Enrico, eroe dei campi di prigionia sovietici.

    Non è mancato il consueto lancio dei paracadutisti del IV reggimento alpini paracadutisti ranger Monte Cervino, il reparto che ha ereditato bandiera e tradizioni del battaglione della seconda guerra mondiale. Il raduno 2010 ha avuto due punti fermi: le memorie familiari e il richiamo alla Patria e all’unità d’Italia. Tra le autorità c’erano due parenti di cervinotti : il presidente del Consiglio regionale Albert Cerise e don Maurizio Anselmet, che ha celebrato la Messa.

    Entrambi hanno ricordato i racconti e le memorie tramandate nelle loro famiglie. Il presidente Cerise ha tratto ispirazione dalla figura del padre per sviluppare una riflessione sul senso del dovere che ha permesso di costruire un cammino iniziato al momento dell’Unità d’Italia. Cerise ha ancora ricordato che, l’Italia va da Cervinia al mare di Taormina e occorre recuperare il senso di fratellanza nazionale . Hanno quindi parlato il gen. Claudio Rondano, comandante il Centro Addestramento Alpino, il colonnello Giuseppe Moltalto, comandante il IV reggimento, il sindaco di Valtournenche, Domenico Chatillard, e il presidente sezionale ANA Remo Gobetto.

    Ultimo a prendere la parola è stato il consigliere nazionale ANA Renato Zorio, che ha portato i saluti del presidente Perona. Secondo la migliore tradizione alpina, la giornata non si è conclusa dopo le cerimonie ufficiali, ma è proseguita nel pomeriggio, quando il coro sezionale anch’esso intitolato al Monte Cervino ha dato vita ad un’apprezzata esibizione in piazzetta delle Guide, fra gli applausi di alpini, familiari e turisti.

    Alessandro Celi

    Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.