Grazie fradis alpins

    0
    638

    Subito dopo il tragico terremoto che sconvolse il Friuli nel 1976, l’Ana intervenne prontamente nei luoghi colpiti dal sisma. Tale sollecitudine era dovuta dalla consapevolezza di voler portare un immediato aiuto alle popolazioni friulane e contribuire dunque ad una prima fase di interventi. L’allora Presidente nazionale Franco Bertagnolli comprese fin da subito la gravità della situazione e propose l’istituzione dei cantieri di lavoro, coinvolgendo le Sezioni del Centronord. 

    Lo scopo di questi cantieri era quello di intervenire prontamente con materiali, mezzi e uomini nelle case lesionate ma non distrutte, con il compito di rendere nuovamente abitabili i fabbricati. E poi ancora, interventi di disgaggio di massi pericolanti su pareti rocciose per garantire la pubblica incolumità.

    Già alla fine di maggio 1976, a meno di un mese di distanza dal terremoto, vennero costituiti i gruppi di intervento che poi a metà giugno divennero operativi. Migliaia di alpini, giovani e anziani, attrezzati e autosufficienti, vennero in Friuli ad aiutare i loro fradis furlans con slancio e abnegazione, in un lavoro incessante che la gente friulana non potrà mai dimenticare.

    L’Ana venne scelta – tramite un accordo di donazione – dal Congresso degli Stati Uniti come referente per l’attuazione del programma “Agency of International Development” di aiuti al Friuli (Aid nell’acronimo, che in lingua inglese significa “aiuto”). Vennero costruiti centri residenziali per anziani e scuole in numerosi Comuni del Friuli, per un importo complessivo di circa 53 miliardi di lire. Ancora oggi, a tanti anni di distanza, tornano alla mente esempi e ricordi di grande generosità, come quello dell’artigliere da montagna Luigi Tollon del Gruppo di Palazzolo dello Stella, Sezione di Udine.

    Alle 11.30 del 15 settembre 1976 il Friuli venne colpito da una seconda fortissima scossa che fortunatamente non provocò vittime perché la popolazione era stata già allarmata da un’altra forte scossa che in quella mattinata aveva fatto riemergere ansie e preoccupazioni tra la popolazione. Tollon, quella mattina, con il capello alpino in testa, stava riparando il tetto del fabbricato che ospitava l’asilo e la canonica a Peonis, frazione del Comune di Trasaghis. Venne sbalzato a terra da un’altezza di sei metri. Dopo essere stato trasportato all’ospedale di Udine rimase quasi sei mesi in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.

    Ancora oggi Luigi porta i segni di quella caduta che sono, però, allo stesso tempo, un’inequivocabile testimonianza del suo impegno e della sua generosità verso gli altri. Lo scorso maggio è stato ricordato in Friuli il 40º anniversario del terremoto con molti eventi realizzanti in numerosi Comuni. Il prossimo 17 e 18 settembre – in accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia – sarà invece l’occasione per ricordare il grande contributo che gli alpini dell’Ana diedero alle nostre genti tramite questi cantieri di lavoro.

    Sabato 17 settembre alle ore 9, nella Sala Consiliare di Gemona del Friuli, si riunirà il Consiglio Nazionale dell’Ana; alle ore 12,30 cerimonia in memoria dei 29 alpini morti nella caserma Goi-Pantanali; sempre in giornata gli alpini saranno ospitati dai Comuni e dai Gruppi Ana, sedi, all’epoca, di un cantiere.

    Domenica 18 dalle ore 9,30, sempre a Gemona del Friuli, è prevista la grande sfilata delle penne nere (ammassamento ore 9), suddivise per cantiere, per le vie della cittadina e sarà conferita la cittadinanza onoraria alla brigata Julia. Ore 13, rancio alpino. Sarà l’occasione da parte della gente friulana di dimostrare la propria riconoscenza e l’affetto a tutti gli alpini che torneranno nella loro terra.

    Ivo Del Negro

    gemona@ana.it

    Per informazioni: Sezione Ana di Gemona, via Scugjelars, 3 – 33013 Gemona del Friuli (Udine); tel. 0432/981216, gemona@ana.it. Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica, via Bini, 9 – 33013 Gemona del Friuli (Udine); tel. 0432/981441, ufficioiat@gemonaweb.it

    Il manifesto e il pieghevole »


    ANNULLO POSTALE

    Il Circolo Filatelico Numismatico Gemonese in data 6 maggio 2016, per la ricorrenza del 40° anniversario del terremoto del Friuli nel 1976, ha realizzato una serie di 8 cartoline con riproduzione fotografica di alcuni monumenti di Gemona del Friuli – fatti dopo il sisma e dopo la ricostruzione degli stessi – e 2 cartoline dello stesso tipo, personalizzate per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tutte le cartoline sono affrancate con annullo filatelico di Poste Italiane. Il Circolo ha inoltre realizzato, grazie alla disponibilità delle Poste Slovene, l’emissione di 4 francobolli con riproduzione del Duomo di Gemona (dopo il sisma e dopo la ricostruzione) nei valori di Cat. A (Spedizione Interno Slovenia) e Cat. D (Spedizione per l’Estero).

    Per il giorno 15 settembre 2016, ricorrenza del 2° tragico sisma che ha distrutto quasi completamente Gemona del Friuli, il Circolo Filatelico sta predisponendo l’affrancatura con francobolli Sloveni, emessi i 6 maggio 2016, di alcune cartoline che, grazie alla disponibilità delle Poste Slovene verranno annullate presso la Filiale dell’Ufficio Postale di Bovec (Slovenia).

    Eventuali prenotazioni del materiale di cui sopra, o richiesta di informazioni potranno essere effettuate direttamente al Circolo Filatelico Numismatico Gemonese, tel. 0432/983095, nufil.gemona@libero.it, oppure all’Ufficio Informazioni Turistiche di Gemona del Friuli, via Bini, tel. 0432/981441, ufficioiat@gemonaweb.it.