Gennaio 2010 ANNO LXXXIX N 1

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    IN COPERTINA: alpini in Afghanistan. Aumenta l’impegno dei nostri militari per accelerare il ritorno alla normalità. Non si tratta di una escalation della missione bensì del cambio di una strategia, in questo senso va anche l’invio di altri trentamila soldati deciso dal presidente degli Stati Uniti Obama e del maggior sforzo richiesto ai Paesi della Nato per incrementare la forza dei contingenti nel Paese. Per quanto riguarda i nostri militari, in aprile partirà l’intera brigata Taurinense, con i quattro reggimenti: 2º, 3º e 9º Alpini, 1º artiglieria da montagna e un battaglione del 32º genio alpini, oltre al comando brigata e i supporti tattici; in ottobre sarà la volta della Julia, con i reggimenti 7º, 8º, 5º Alpini, il 3º artiglieria da montagna e il 2º genio guastatori, il comando brigata e i supporti tattici. È la prima volta che i nostri reparti alpini sono impiegati pressoché al completo nell’ambito di un disegno che coinvolgerà lo stesso governo afgano verso il ritorno della normalità e autosufficienza del proprio esercito e delle proprie forze di polizia. Nella foto di copertina, un alpino sulle alture di Kabul (foto d’archivio).