Milleduecento volontari del 2º Raggruppamento in campo, per festeggiare il 90º anniversario della sezione di Como, lavorando. Erano stati proprio i volontari del nucleo di Protezione civile sezionale a proporre l’idea al presidente Gregori: una grande esercitazione in territorio comasco per onorare i novant’anni di storia associativa e lasciare un segno tangibile del nostro impegno per dire: Siamo ancora qui, proprio come novant’anni fa . Per la grande esercitazione del 90º non si è fatto altro che valutare le richieste già pervenute e stimolarne altre, contattando i diversi Enti.
Un importante supporto ci è stato dato da Franco Binaghi, responsabile del Settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Como. Con lui sono state valutate le necessità più impellenti da affidare ai volontari alpini. Poi ci sono stati i rapporti con i Comuni, che hanno portato alla stesura di veri e propri atti di convenzione, indispensabili per la definizione del perimetro dei lavori da svolgere, dei ruoli, delle responsabilità e della logistica. La centrale operativa è stata ospitata alla caserma De Cristoforis, grazie alla grande disponibilità del comandante, col. Sergio Lepore e la collaborazione dell’Associazione Carabinieri in congedo.
Non si sarebbe potuto trovare una struttura più funzionale: grandi spazi per alloggiare gli automezzi, attrezzature e cucine, per la base radio indispensabile alla rete dei collegamenti e la sala operativa che monitorava tutta l’operazione. Chi ha dormito in caserma si è sentito ancora una volta ventenne, ha riprovato la sveglia, l’alzabandiera e la fila per la colazione. Cantieri sono stati dislocati a Como, Albate Lipomo, Camnago Volta, Monteolimpino e in diversi Comuni della provincia come Bellagio, Brunate, Cabiate, Canzo, Carlazzo, Cavallasca, Lurate Caccivio, Menaggio, Porlezza, San Bartolomeo Val Cavargna e San Siro, concordemente con le amministrazioni locali.
A Meda è stato bonificato un corso d’acqua che ha una sponda sul territorio di Cabiate: la pulizia di alveo e argini di corsi d’acqua è stata piuttosto ricorrente; lavori analoghi sono stati infatti svolti anche a Brunate, a Canzo, a Lurate Caccivio e a San Siro. Altre attività ricorrenti sono state quelle di ripristino di vecchi sentieri abbandonati e diventati impraticabili, per la vegetazione incolta che vi si è insediata. Tra Porlezza e Bene Lario si è anche ripristinata una vecchia pista ciclabile dismessa da tempo. In altre località sono state svolte bonifiche di territori invasi da piante abbattute dai nubifragi nello scorso anno.
Diversi lavori sono stati svolti anche nel Parco Spina Verde. Supervisore il coordinatore nazionale della nostra protezione civile l’ing. Giuseppe Bonaldi con il coordinatore del 2º Raggruppamento Marco Lampugnani e una squadra di esperti di sicurezza sul lavoro. Ospite d’eccezione, arrivato da Roma, il dr. Massimo La Pietra, responsabile del settore volontariato del Dipartimento di P.C. In diversi cantieri di lavoro sono avvenute visite da parte delle scolaresche, cosa molto gradita, in quanto uno degli obiettivi dell’operazione era proprio la diffusione tra i giovani della cultura della salvaguardia dell’ambiente. A conclusione della tre giorni , il nostro padre Felice ha celebrato la Messa nel cortile della caserma De Cristoforis, proprio davanti al monumento che ricorda i Caduti.
Ovviamente c’è stata anche una parte locale, con l’intervento del presidente nazionale Corrado Perona al raduno sezionale ed iniziative di grande valore evocativo, come la salita contemporanea degli alpini dei 122 gruppi, suddivisi in quattro colonne, sul monte Galbiga, dove c’è il rifugio che porta i nomi di una delle medaglie d’Oro comasche e di un grande presidente sezionale, Venini e Cornelio, sul Grona e sul Bisbino dove ci sono i tratti di Linea Cadorna restaurati dagli alpini e sul Cornizzolo alla grande croce del 1900, recuperata dagli alpini dopo essere stata abbattuta da un fulmine. Sulle vette sono state celebrate Messe e letti i messaggi del presidente nazionale Corrado Perona e del presidente sezionale Achille Gregori.
A mezzogiorno dalle quattro vette sono salite fumate tricolori, visibili da tutta la provincia. E poi è stata allestita una mostra fotografica, è stato donato uno sterilizzatore chirurgico al nostro ospedale da campo (consegnato al prof. Losapio, che ne è il direttore) e infine c’è stata la sfilata di 1.500 alpini per le vie di Como che hanno fatto dimenticare la pioggia battente d’una domenica di maltempo.
gaf
Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.