Fanfara ANA Val Susa

    0
    284

    La fanfara venne costituita nel 1932 su interessamento del generale di C.A. Federico Ferretti. Era formata da alpini in congedo di vari gruppi della sezione Val Susa. Questa realtà musicale raggiunse il considerevole numero di 70 elementi, raccolse notevoli consensi partecipando a raduni sia nazionali che nell'ambito della sezione, fino all' Adunata nazionale di Torino del 3 giugno 1940 a pochi giorni dal secondo conflitto mondiale.

    Nel periodo post bellico, dal 1945 al 1975, svolse attività saltuaria. Sono ormai trascorsi 29 anni da quando l'alpino Fiorenzo Combetto, con volontà e passione, avutone l'incarico dal presidente sezionale Franco Badò, ricostituì la fanfara. Alla direzione artistica si sono succeduti i maestri: Luigi Girotti, Rinaldo Vair, Silvio Rossero prematuramente scomparso nel 1987, Pietro Marzo che con ottimi risultati continuò, per 13 anni, l'opera del suo predecessore.

    Oggi sotto la direzione del maestro Danilo Bellando, con un organico di circa 50 musicanti il complesso è in grado di eseguire brani tradizionali del repertorio alpino e popolare così come composizioni classiche e di musica leggera. L'inserimento di alcuni giovani è valso a qualificare e quantificare sempre più le presenze e le esecuzioni del complesso. Questo nucleo musicale eseguì il suo primo concerto nel 1994 a Pianello Val Tidone (PC) riscuotendo un buon successo.

    Nel periodo l992 2003 troviamo il complesso bandistico in giro per l'Italia e per l'Europa. Nel settembre 2003 sì distinse per una impegnativa trasferta in Bosnia Erzegovina eseguendo concerti a Mostar e a Sarajevo. Nell'ottobre 2004 ha partecipato, unica fanfara A.N.A., al raduno del 4º raggruppamento, a Cagliari dove oltre a prender parte alla sfilata in testa alle sezioni si è esibita il sabato sera con un'esaltante prestazione concertistica nella centralissima Piazza del Carmen.

    Il presidente in carica è l'alpino Fiorenzo Combetto, instancabile trascinatore e punto fermo della nostra associazione musicale. È su questa strada che la fanfara intende andare avanti coinvolgendo giovani e meno giovani affinché si riesca a fare vita attiva ed associativa anche con il canto, che per gli alpini è anche espressione della memoria.