I alpini no i more mai : Evaristo Dal Maso, ragazzo del 99 , nel marzo scorso aveva salutato così il presidente Corrado Perona in visita agli alpini delle sezioni del Centro America al termine dell’incontro avvenuto al Centro italiano di San Paolo del Brasile (ne abbiamo scritto sul numero dello scorso mese di maggio). Evaristo è andato avanti, in silenzio, circondato dall’affetto della sua famiglia emigrata tanti anni fa ma rimasta sempre con l’Italia nel cuore. Il suo tempo è stato lungo, ha attraversato tre secoli.
Nato il 5 agosto del ’99, Evaristo era stato arruolato negli alpini, 160ª batteria autonoma schierata, dopo Caporetto, nella zona del Grappa. Prigioniero degli austriaci, aveva assistito dal campo della periferia della capitale al volo su Vienna di D’Annunzio. Era diventato un’icona fra gli alpini emigrati, un testimone prezioso che ora ci mancherà. Ma la figura di questo ragazzo , cosi come degli altri poco più che bambini mandati in quel gioco infernale che fu la Grande Guerra, fa parte della nostra storia, rimarrà nella nostra memoria. Sì, caro Evaristo, nella tua sconcertante semplicità hai detto una grande cosa: I alpini no i more mai .
Evaristo Dal Maso durante un recente incontro con il presidente Perona.