Il coro Malga Roma, composto di 32 coristi e accompagnato dal presidente della Sezione Enzo Fuggetta e da un gruppo di circa 40 famigliari, ha compiuto una visita in Bulgaria dal 18 al 21 giugno scorso. Ha partecipato alla manifestazione Qui Italia 2010, intesa a fare conoscere al pubblico di Sofia (comprese le famiglie e i giovani) forme meno conosciute all’estero della cultura e delle tradizioni italiane, popolari, regionali, culinarie.
La trasferta è stata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Sofia diretto da Ezio Peraro (fratello di Ilario Peraro, il presidente della sezione di Verona), in collaborazione con il gruppo autonomo alpini Bulgaria capeggiato dall’ambasciatore d’Italia Stefano Benazzo. L’idea della visita in Bulgaria del coro era stata lanciata dall’ambasciatore Paolo Scarso, della sezione di Roma, già collega di Benazzo. Nel corso della visita, il coro si è esibito a Plovdiv (l’antica Philippopolis, ricchissima di reperti romani, a 150 chilometri da Sofia) presso il Teatro di Arte Drammatica.
Il concerto è stato seguito da un rinfresco offerto dal console onorario d’Italia a Plovdiv, Giuseppe Di Francesco, coadiuvato da un alpino bulgaro (cioè da un bulgaro che ha compiuto il servizio militare nelle truppe di montagna, Stefan Todorov), e dall’ex console onorario a Plovdiv, Piero Ghia. Il 20 giugno il Coro ha dato un concerto a Sofia presso il Teatro all’aperto Lyatna Estrada nei cosiddetti Giardini di Boris , un grande parco nel centro di Sofia. In entrambi i concerti, il coro ha riscosso un meritato successo, sull’onda delle calorose accoglienze ricevute poche settimane prima dalla fanfara della brigata alpina Julia.
La visita del coro ha costituito l’occasione per una proficua visita a Sofia in rappresentanza del presidente nazionale Corrado Perona del vice presidente vicario Marco Valditara e di Ornello Capannolo, responsabile dei rapporti con le Sezioni all’estero nonché neo vice presidente nazionale. La sera del loro arrivo a Sofia, coro e accompagnatori sono stati ricevuti dall’ambasciatore Benazzo in una cena presso la Residenza d’Italia, cui hanno partecipato anche Claudio Minuzzo capogruppo di Romania intitolato al capitano Redaelli, Andrea Piovesan capogruppo della Transilvania intitolato al capitano Croce ed il cappellano don Graziano Colombo.
Quest’ultimo aveva recato con sé da Bucarest una reliquia di don Gnocchi, con la quale ha impartito la benedizione ai presenti, comprendenti numerosi appartenenti alla comunità italiana in Bulgaria. Al termine della cena, il Coro ha eseguito un concerto. Domenica 20 giugno, la delegazione alpina con il vicario Valditara, il vice presidente Capannolo, con l’ambasciatore Benazzo, l’addetto italiano per la Difesa colonnello Antonio Trogu e una rappresentanza del gruppo alpini Bulgaria si sono recati presso il Cimitero militare di Sofia dove sono sepolti i Caduti italiani. Il coro ha eseguito diversi brani.
Il giorno dopo, Valditara, Capannolo, l’ambasciatore Benazzo e il col. Trogu hanno incontrato il generale B. Stefan Yanev, della direzione politica per la Difesa presso il ministero della Difesa bulgaro, per esaminare le prospettive dell’adesione dei reparti di montagna bulgari all’IFMS. Il generale Yanev ha espresso piena disponibilità in merito ed ha domandato all’ambasciatore Benazzo una richiesta scritta.
I due vice presidenti hanno inoltre ricevuto dall’ambasciatore Benazzo informazioni sull’iter di approvazione dell’accordo, promosso da quest’ultimo, fra il ministero dell’Interno bulgaro e il Dipartimento italiano della Protezione civile, destinato a permettere scambi di esperienze anche in materia di addestramento e a consentire il pronto intervento di squadre specializzate della P.C. ANA in caso di calamità in Bulgaria.
Approfittando della presenza dei rappresentanti dei Gruppi rumeni, si è infine tenuta il 19 giugno una riunione con Valditara e Capannolo per fare il punto sulle prospettive della possibile istituzione della sezione Danubiana Balcanica Carpatica. La relativa proposta operativa sarà quanto prima sottoposta al Consiglio Direttivo dell’Associazione.
La Sezione favorirebbe l’avvicinamento all’ANA degli alpini residenti in altri Paesi europei. A questo proposito Benazzo ha illustrato gli sviluppi della ricerca da lui avviata, con l’approvazione del presidente Perona, per individuare alpini in 27 Paesi dell’Europa ove ancora non esistono Sezioni né Gruppi. Infine, sono stati esaminate le ipotesi di interazione fra i Gruppi Bulgaria e Romania nel settore della Protezione civile, anche con l’intento di sensibilizzare le giovani generazioni nei rispettivi Paesi di residenza sull’opportunità di avviare azioni di volontariato, sull’esempio di quanto attuato in Italia. (s.b.)
Pubblicato sul numero di luglio agosto 2010 de L’Alpino.