Cupola del Monte Bianco e punta del Cervino. Di chi sono?

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    Cartografia e confini.

    Secondo i trattati politici del 1860 e del 1946, la linea di frontiera italo francese lungo la catena del Monte Bianco corre a filo di cresta e si arrampica sui 4807 metri della vetta d’Europa. Ma la permalosa cartografia transalpina, che evidentemente giudica la grandeur di una nazione dall’altezza dei suoi monti, non ne vuol sapere: le crocette di confine, giunte al cospetto del gigante, se ne scostano come tante formichine di fronte a un ostacolo, descrivendo una zona di rispetto che riserva l’intera parte sommitale ai nostri cugini d’oltralpe.
    A Courmayeur, punto caldo della querelle, chi ne è al corrente fa spallucce. Aria fritta! Il Cervino potrebbe invece essere rivendicato da qualche dittatore d’oltremare: gli ultimi trecento metri della piramide sono infatti una consistente fetta di placca continentale africana, spinta e abbandonata milioni di anni fa dalla deriva dei continenti che formò le Alpi.