CUNEO – Suoni e parole

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    Al teatro Toselli di Cuneo, la fanfara della brigata Taurinense ha presentato “Ta-pum, suoni e parole dalla Grande Guerra”. La fanfara, magistralmente diretta dal maresciallo maggiore Marco Calandri, anche autore di pregevoli arrangiamenti, è stata accompagnata dalla voce narrante di Luca Occelli, attore cuneese che ha frequentato l’accademia teatrale Toselli di Cuneo e la scuola del teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi.

    La serata, organizzata dalle Sezioni di Cuneo, Saluzzo, Mondovì e Ceva e dal comitato memoriale della divisione Cuneense, con il patrocinio della Città di Cuneo, ha offerto uno spettacolo di alto livello che il pubblico ha molto apprezzato. Teatro Toselli, un piccolo gioiello dell’800, tutto esaurito in ogni ordine di poltrone e palchi, con molte autorità del cuneese. Il concerto è stato introdotto dal consigliere comunale Guido Lerda, dal Presidente della Sezione di Mondovì Gianpiero Gazzano, dal Presidente del Memoriale Aldo Meinero e dal comandante del 2º Alpini ten. col. Claudio Caramia. Poi largo spazio alla musica e ai brani in ricordo della Grande Guerra.

    Suoni e parole si sono fusi in un pregevole ed intenso canovaccio, emotivamente coinvolgente: La Leggenda del Piave, Monte Nero, Addio mia bella addio, la Grande Guerra, la Campana di San Giusto, Echi di Trincea e per concludere il gran finale con l’Inno di Mameli. Ad ogni brano si inseriva la calda voce di Luca Occelli e ne cadenzava i momenti, dal bollettino della Vittoria, alla rievocazione della battaglia del 1915 “Am Isonzo”, dalle lettere dal fronte, ai gesti di fratellanza scritti da grandi autori italiani: Le Scarpe al Sole di Paolo Monelli, Giornale di Guerra e Prigionia di Carlo Emilio Gadda e infine di Giuseppe Ungaretti Fratelli, Soldati e San Martino sul Carso.

    Il pubblico ha molto gradito questo lavoro davvero impegnativo e di alto livello, tributando calorosi applausi ai musicisti della fanfara, al maestro Calandri e alla voce recitante. Il bis è arrivato – e non poteva essere altrimenti – con l’Inno degli alpini.

    Gianfranco Fabbri