Nel 1975 gli alpini del btg. Piemonte eressero sulla vetta di Monte Marrone una croce in ferro alta sei metri, che regge un’aquila in procinto di spiccare il volo. È il luogo dove, nel 1944, avevano issato, a spalle, utilizzando una corda fissa, una mitragliatrice Breda 30 (la pesante) ed un pezzo di artiglieria da 75/13. L’opera realizzata dallo scultore alpino Vittorio Piotti dopo trent’anni ha ceduto ed il braccio che reggeva l’aquila si è spezzato.
Ora, con il generoso intervento del gruppo alpini Mainarde, della sezione Molise, guidato da Attilio Pontarelli, una nuova croce è stata trasportata sulla vetta, grazie all’opera dei soci Antonio di Cianni (aggregato) e Peppino De Meo per la prima parte del percorso e infine collocata al suo posto da un elicottero della Protezione civile (nella foto). Al ripristino del manufatto hanno contribuito i reduci del btg. Piemonte e della Regione Molise. Quando sarà sciolta la neve che ammanta le cime di Monte Marrone sarà costruito un cippo in pietra per rinforzare la base della croce, e l’aquila sarà rimessa al suo posto.
(Sergio Pivetta)
Pubblicato sul numero di maggio 2010 de L’Alpino.