CONEGLIANO – In marcia lungo il Piave

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    Nell’ambito dell’Adunata nazionale a Treviso, “Adunata del Piave”, è stata organizzata un’iniziativa densa di significato: la “Marcia dei cent’anni”, ovvero una staffetta podistica non competitiva lungo il tragitto del Piave, dalla sorgente, ai piedi del Monte Peralba nel Comune di Sappada, fino alla foce di Cortellazzo nel Comune di Jesolo. Il ruolo del Fiume nella storia della Patria non sfugge a nessuno, vuoi per la strenua difesa che lungo i suoi argini oppose l’esercito italiano, vuoi per la canzone “La leggenda del Piave” cara a generazioni di italiani, vuoi per l’epopea dei Ragazzi del ’99, questo Fiume rientra a pieno titolo nella Storia.

     

    La manifestazione ha inteso promuovere, in occasione dell’Adunata, la conoscenza del territorio del Piave sotto il profilo paesaggistico-storico e della memoria. Sono stati 64, infatti, i momenti di commemorazione con cerimonie di deposizione di corone presso cippi, monumenti, lapidi, cimiteri militari e sacrari incontrati lungo il cammino.

    La manifestazione è stata promossa dalla Sezione di Conegliano in collaborazione con le Sezioni di Treviso, Valdobbiadene e Vittorio Veneto (organizzatrici dell’Adunata), accanto alle Sezioni Ana di Belluno, Cadore, Feltre, Venezia e all’Asd Marcia del Piave. La marcia è iniziata in una bella e limpida giornata di sole. Oltre 150 alpini e accompagnatori si sono ritrovati all’alba per l’alzabandiera e la deposizione di una corona alle sorgenti del Piave, poi puntuali alle 6.45 sono partiti gli staffettisti della prima frazione.

    Gli atleti sono passati sulle strade e dai monumenti del Comelico e del Cadore: per Sappada, San Pietro, Santo Stefano, Lozzo, Domegge, Calalzo, Pieve di Cadore, Sottocastello, Perarolo fino ad entrare nel territorio della Sezione di Belluno toccando i paesi e i monumenti di Ospitale, Termine di Cadore, Castellavazzo, Longarone, Polpet, Cavarzano per arrivare a Belluno dove, raggiunto il Ponte della Vittoria, è toccato al vice Presidente vicario Giorgio Sonzogni lanciare nelle acque del Piave un mazzo di fiori quale omaggio a chi cent’anni fa combatté su queste sponde fino all’estremo sacrificio.

    Ripresa la corsa in direzione di Limana, Trichiana, Mel si è giunti a Lentiai nel territorio di competenza della Sezione di Feltre passando per Caorera, Scalon, Vas, per consegnare il testimone agli staffettisti della Sezione di Valdobbiadene. Sul ponte di Vidor si sono formate due colonne, l’una ha percorso la destra del Piave e l’altra la sinistra fino a ricongiungersi sul Ponte della Priula. Gli staffettisti hanno poi proseguito per Tezze di Piave e sono arrivati nel territorio di competenza della Sezione di Treviso. Da Cortellazzo, dopo l’omaggio finale con il lancio di un mazzo di fiori nelle acque del Piave, trasferimento con i mezzi a San Donà di Piave per l’ammainabandiera. Oltre un anno di organizzazione per questa manifestazione iniziata con il censimento e la documentazione fotografica dei monumenti lungo il Fiume sacro, con lo studio di un percorso che potesse unirli in un unico filo conduttore verso il mare.

    Un progetto divenuto realtà grazie al grande impegno e alla disponibilità di tutte le Sezioni e di tutti i Gruppi che hanno saputo coinvolgere le amministrazioni comunali il cui sostegno logistico è stato indispensabile. Sono stati 239,7 i km percorsi, 352 gli atleti alpini partecipanti, 54 i comuni attraversati dal Piave, 8 le Sezioni Ana coinvolte e 47 i ponti sul Piave imbandierati.

    Aldo Vidotto