COMO Pellio: raduno in memoria del btg. Val d'Intelvi

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    Gli alpini del gruppo di Pellio Intelvi hanno celebrato il loro 23º raduno con la presenza dei vessilli di Como, di Brescia e di Germania, di 43 gagliardetti, di sette sindaci, del rappresentante della Provincia, signor Zanetti. Ospite d’onore la sindachessa del luogo, signora Lanfranconi. Ha celebrato la Messa padre Felice, energico cappellano della sezione, temprato da qualche decennio trascorso da missionario nel Mato Grosso (Brasile). Anime della manifestazione il maresciallo Nicolino Palmieri, già della Tridentina ed ex capo zona, e Augusto Peduzzi capo zona in carica.

    Un 23º anniversario non sarebbe motivo di resoconto se non fosse che è stato organizzato in ricordo dei Caduti del battaglione Val d’Intelvi, immolatisi sulle nevi dell’Adamello. Il sottotenente Teodolindo De Bernardi, di quel battaglione ebbe a scrivere: E’ ora di ricordarsi anche del più massacrato battaglione dell’Adamello, il Val d’Intelvi, altrimenti si farà una storia balorda . Invece subentrò l’oblio, al quale si sono opposti il maresciallo Palmieri che volle erigere un monumento sulla vetta del Monte Crocione e il capo zona Peduzzi, che ha organizzato la serata di sabato all’insegna del libro Morte sul Ghiacciaio di Alberto Redaelli, dedicato a quel reparto e recensito nel gennaio 2005 da L’Alpino .

    Erano presenti il presidente della sezione di Como, Achille Gregori, l’ambasciatore Paolo Scarso e il nuovo direttore de Il Transalpino Giovanni Camesasca, per la sezione Germania, il capogruppo di Borgosatollo Coccoli, editore del libro Morte sul ghiacciaio , l’autore del libro Alberto Redaelli e il nostro direttore Cesare Di Dato. Ha accompagnato gli interventi il coro Negritella di Monte Olimpino, località alle porte di Como, che, su richiesta di Redaelli ha concluso la serata con Signore delle Cime dedicato al Battaglione, ascoltato in piedi dagli oltre 350 intervenuti. Un successo completo: i Caduti del Valle Intelvi se lo meritavano.