Commemorati gli alpini caduti in Afghanistan

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    I cinque alpini caduti in missione di pace in Afghanistan sono stati commemorati nel primo anniversario degli attentati in cui hanno perso la vita. Tre diverse cerimonie si sono svolte a Kabul, a Colico e a Sora, paese di una delle vittime. La prima commemorazione si è svolta a Colico, dove gli alpini della sezione guidati dal presidente Luigi Bernardi, consigliere nazionale, hanno consegnato a una delegazione di alpini del 5º un monumento da porre a Camp Invicta, sede del comando del nostro contingente nella capitale afgana, attualmente formato su base del 5º reggimento alpini agli ordini del col. De Fonzo.

    Si tratta di un bellissimo cappello alpino in bronzo, posto su un basamento di granito sul quale sono incisi i nomi dei cinque Caduti: il capitano Manuel Fiorito, il caporale maggiore capo Giorgio Langella, il caporale maggiore capo scelto Vincenzo Cardella e il caporal maggiore Giuseppe Orlando, del 2º Alpini, e il maresciallo capo Luca Polsinelli, del 9º Alpini de L’Aquila.

    A questa significativa cerimonia erano presenti il sindaco di Colico Alfonso Curtoni, l’assessore provinciale Maurizio Corbetta e Carlo Molteni, presidente della Comunità montana, tre rappresentanti di un territorio che ha alimentato il 5º Alpini con generazioni di giovani. Il monumento è stato trasportato a Pisa e inviato a Kabul con un aereo militare.

    Nella capitale afgana la cerimonia è stata austera, presenti il console italiano Minasi, l’italian senior officer, generale di divisione Giorgio Battisti un veterano di missioni Onu e della Comunità europea, il col. De Fonzo e il col. Risi, nuovo comandante del 2º Alpini. Accanto al monumento, ha preso posto il gagliardetto del gruppo di Colico Centro, che sarà riconsegnato al presidente Bernardi al rientro del 5º a missione compiuta.

    Il saluto ufficiale al reggimento reduce dall’Afghanistan avverrà in Valtellina, patria storica del reparto. Una corona è stata deposta al munumento, mentre veniva suonato il silenzio. Poco prima, il col. De Fonzo aveva pronunciato il nome dei cinque Caduti, cui ha fatto seguito, di volta in volta, il grido di Presente! , del reggimento schierato. La terza cerimonia si è svolta a Sora, dove riposa il maresciallo capo Luca Polsinelli.

    Il sacrificio di questo eroe della pace è stato ricordato nella sala del Consiglio comunale, presenti i familiari di Polsinelli, il sindaco e la giunta, il prefetto, il vicario vescovile, autorità della Provincia di Frosinone e il col. Federico Pellegrino, comandante del 9º Reggimento. Una corona d’alloro è stata deposta alla tomba monumentale del sottufficiale. Grande partecipazione testimonianza della vicinanza dei giovani agli alpini ha avuto il concorso riservato agli studenti sul tema: Luca Polsinelli, costruttore di pace . In margine a questa cronaca vogliamo aggiungere un solo pensiero.

    La ricorrenza di tragici eventi in cui, per la prima volta dal dopoguerra, sono caduti alpini, non è stata di certo dettata dal calendario: è stata la testimonianza della partecipazione sentita al vuoto delle famiglie di questi Caduti. Come ha sottolineato il nostro presidente nazionale, li annoveriamo fra i Caduti che onoriamo tutti gli anni nelle nostre commemorazioni, Caduti sul fronte più nobile, quello della pace.