Cittadella 2004 : operazione compiuta

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    Casale Monferrato: un’imponente opera di bonifica da parte dei volontari della protezione civile del 1 Raggruppamento.

    Nel ‘600 a Casale Monferrato la Cittadella era considerata la più munita piazzaforte d’Europa. Nel tempo è diventata una grande rovina che, a vederla dall’alto, sembrava una gran macchia verde coperta da rampicanti, alberi di basso fusto, piante a ridosso del tessuto urbano. Soprattutto era un’area inutilizzata e impraticabile.
    L’anno scorso gli alpini della sezione avevano avviato un’opera di bonifica che quest’anno si è conclusa con l’intervento di 22 unità di Protezione civile di altrettante sezioni del 1º Raggruppamento (che comprende 23 sezioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).

    Nei vari cantieri, chiamati con nomi cari agli alpini (Adamello, Cadore, Cuneense, Julia, Orobica, Ortigara, SMALP, Taurinense, Tridentina) hanno lavorato per tre giorni 655 volontari, che in 5.520 ore di lavoro hanno bonificato un’area di cinque ettari, ricavando 1.500 quintali di buon legname, 350 dei quali sono stati donati ad un’associazione no profit. La grandiosa operazione è stata compita d’intesa con il Comune: dopo un accordo stipulato per la copertura finanziaria dei materiali di consumo, il progetto è stato avviato come un’esercitazione di tutto il 1º Raggruppamento al gran completo, così da poter disporre dei numeri e dei mezzi sufficienti per affrontare l’impresa.

    In pratica, oltre ad una imponente opera di bonifica, si è trattato di una prova dei materiali delle unità della protezione civile del raggruppamento schierati sul campo, come autocarri, fuoristrada, centinaia di attrezzi regolarmente in dotazione, motoseghe, decespugliatori, scale.E con gli alpini forniti del necessario corredo individuale: tute antitaglio, caschi, occhiali, stivali, un corredo che ha fatto sì che ci fossero davvero pochi interventi, e di poco conto, da parte dei 22 volontari della Croce Verde pronti ad ogni evenienza. Un lavoro che non si è limitato ai tre giorni, perché la sezione di Casale ha preparato per mesi questo intervento, pianificandolo con grande cura nei minimi particolari.

    Il risultato è stato non soltanto il successo pratico dell’intervento, ma anche la dimostrazione del grado di preparazione e della professionalità dei nostri volontari della Protezione civile associativa, su un complesso storico (fatto anche di mura, fossati, camminamenti) che andava preservato. A parte i risultati pratici, va rilevato l’impatto sulla popolazione: molti cittadini che assistevano a debita distanza alla bonifica dei punti più critici, come le mura e i tetti delle costruzioni hanno avuto nei riguardi degli alpini manifestazioni di grande compiacimento. È stato il premio di tanto impegno. (r.t.)