CASALE MONFERRATO A Oltreponte le giornate del ricordo

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    Gli alpini di Oltreponte, Casale Nord hanno celebrato un ricordo dai due volti: quello dei trentacinque anni d’attività nel settore della solidarietà e quello della memoria storica verso coloro che hanno lasciato la loro vita sui campi di battaglia nei conflitti mondiali del secolo scorso. Il programma, messo in campo dal Gruppo di Casale Nord, si articolava in due giornate: il sabato pomeriggio con l’alzabandiera in sede, la deposizione di corone ai Caduti ed alla tomba di Ferruccio Menegaldo (fondatore e primo capogruppo di Casale Nord) che riposa nel cimitero di Rosignano.

    La sera, nella chiesa parrocchiale di Oltreponte, gentilmente concessa da don Renato Dalla Costa, (figlio di alpino) il coro Valtanaro della sezione di Alessandria ha dilettato i numerosi presenti con un repertorio di canti alpini.

    La domenica il raduno sezionale, al quale hanno partecipato anche rappresentanze delle sezioni di Vercelli, Alessandria e Torino, il vessillo della sezione Uruguay e una delegazione della Vallecamonica. Molto gradita è stata la partecipazione delle rappresentanze dei paracadutisti della Folgore e dell’arma dell’aeronautica e dei bersaglieri. La sfilata, scandita dalla fanfara alpina Valle Bormida, si è snodata per le vie del quartiere raggiungendo i giardini di Largo Trnava (Trnava è la città slovacca gemellata con Casale, n.d.r.), dove proprio di fronte all’area giochi per i bambini è stato eretto il monumento a ricordo dei Caduti di tutte le guerre.

    Al termine dell’alzabandiera, scandito dalle note dell’Inno nazionale, il monumento è stato benedetto, unitamente al gagliardetto del Gruppo, dal vescovo di Casale, mons. Alceste Casella. Dopo gli interventi di saluto, la cerimonia è proseguita con la sfilata fino a piazza Risorgimento in attesa dell’arrivo del cardinale Severino Poletto, arcivescovo delle Diocesi di Torino, che ha celebrato la Messa a chiusura delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di consacrazione della chiesa dedicata a Maria Assunta.

    Pubblicato sul numero di ottobre 2010 de L’Alpino.