Cappello in testa, sempre?

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    A Bergamo il mio gruppo ha avuto l’onore di fare il picchetto alla teca del beato don Carlo Gnocchi. Tutti o quasi entravano col cappello, ma al primo cenno di toglierlo obbedivano, tranne alcuni che, nonostante i richiami, per risposta mi hanno detto che l’alpino non si toglie il cappello neanche davanti a Gesù Cristo. Tutte le manifestazioni sono disciplinate dalla famosa libretta : non sarebbe opportuno divulgarla?

    Lorenzo Zuccotti San Giuliano Milanese

    Caro Lorenzo, ricordi le grida di manzoniana memoria?Cambiano i tempi non la propensione italica a pretendere di fare quel che si vuole. La libretta possiamo pubblicarla, non è un problema, difficile è far capire a certe teste o testoni che il cappello ci pone molto in alto nelle gerarchie che contano, ma un pelo sotto il livello dei santi. Nostro Signore, poi, meglio non tirarlo in ballo. Non è quindi una questione solo di ordini o di regolamenti, ma soprattutto di buon senso e di educazione.

    Pubblicato sul numero di ottobre 2010 de L’Alpino.