C'era una volta un cavallino di legno

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    C’era una volta un cavallino di legno. Lo realizzò l’alpino Romano Odetto, del gruppo di Bagnolo Piemontese della sezione di Pinerolo, mentre era in Russia, a Rossosch, per costruire l’asilo con tanti altri alpini. Va detto che nel secondo conflitto Bagnolo pagò un tributo altissimo: 70 giovani alpini del paese partiti per la Russia con la Cuneense non fecero più ritorno. Anche in memoria di tutti costoro Romano era andato a Rossosch, a dare una mano nel cantiere. E, nel poco tempo libero, aveva costruito un cavallino a dondolo, di legno. Col tempo, se n’era quasi dimenticato. Invece, tornato a Rossosch per il decennale l’ha ritrovato, e in perfetto stato di conservazione tanto da complimentarsi con le insegnanti per la cura con la quale mantengono ogni cosa. Ma un bravo va anche all’alpino Romano: perfino un cavallo vero mostrerebbe i segni del tempo, dopo dieci anni di cavalcate