BERGAMO Un mare di penne nere sul lungolago

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    La 21ª adunata sezionale ha richiamato migliaia di penne nere che hanno invaso Sarnico. Oltre agli alpini bergamaschi c'erano le rappresentanze e i vessilli delle sezioni di Brescia, Bologna, Como, Cremona, Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Novara, Salò, Trento e Treviso. Numerose anche le autorità, fra cui il ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, numerosi sindaci, il ten. gen Bruno Iob, comandante delle Truppe alpine, ufficiali in rappresentanza dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Fore Il vessillo della sezione di Bergamo scortato dal ten. gen. Bruno Iob e dal presidente della sezione di Bergamo Antonio Sarti. stale. Presenti anche il consiglio sezionale al completo con il presidente Antonio Sarti, il consigliere nazionale Giorgio Sonzogni e Leonardo Caprioli. La sfilata, accompagnata dalle note delle fanfare di Scanzorosciate e Rogno, e dei Corpi musicali di Sarnico e Cameri (Novara), era un tripudio di gagliardetti, vessilli, bandiere, labari e gonfaloni, dietro il tradizionale striscione ‘Berghem de sass’. E poi le camicie multicolori degli alpini, le tute arancione dei volontari di protezione civile e delle squadre antincendio, le jeep con i reduci e i muli in mezzo a due ali di folla. Prima dell'ingresso nella piazza centrale, il corteo ha sostato in piazza Umberto I per la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti. Quindi i discorsi ufficiali delle autorità e del presidente sezionale. Commozione hanno suscitato le parole del ministro Tremaglia, che ha ricordato il figlio Marzio, alpino, prematuramente scomparso. È seguita la Messa concelebrata da mons. Gaetano Bonicelli, già ordinario militare e arcivescovo emerito di Siena, con nove sacerdoti. All'omelia ha paragonato gli alpini ad una linfa positiva per la nostra società, sottolineando che: ‘Quando facciamo del bene siamo sulla strada di Dio’. Grande soddisfazione del capogruppo di Sarnico Ravelli, che ha ringraziato tutti i collaboratori per il successo della manifestazione. Da ricordare, nei giorni precedenti, due serate musicali con un concerto di cori (Angelo di Villongo, Congedati Tridentina, Idica di Clusone) e con carosello di fanfare in piazza (Fanfara di Trescore e Corpo musicale di Sarnico). Nella giornata di domenica la festa è poi proseguita in una tensostruttura sulle rive del lago dove è stato servito il pranzo.