Artiglieria da montagna o terrestre?

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    Riceviamo e pubblichiamo la lettera del nucleo artiglieria da montagna della sezione ANA di Saluzzo. Essa si riferisce alla risposta che l'allora consigliere militare del Presidente della Repubblica, ammiraglio Sergio Biraghi, fornì al capitano di complemento a.mon. Mario Gallotta di Ferrara, per giustificare la sostituzione della qualifica ‘da montagna’ con il termine ‘terrestre’ attribuito genericamente a tutta l'artiglieria dell'Esercito esclusa quella missili e contraerea (per leggere la lettera di Gallotta e la risposta dell'ammiraglio Biraghi, cliccate sul link in fondo al testo). 

    Siamo artiglieri da montagna appartenenti al ‘Gruppo Aosta’ Medaglia d'Oro al V. M. , del 1º reggimento artiglieria da montagna , brigata alpina Taurinense, e organizziamo nell'ambito della Sezione A.N.A. ‘Monviso’ di Saluzzo (CN) il raduno annuale giunto quest'anno alla 10ª edizione, in un crescendo di presenze per perpetuare la memoria dei nostri Caduti coerenti con l'esortazione ‘Per non dimenticare’ e mantenere vivo lo spirito della Specialità .A nome di tutti ci associamo con ferma determinazione alle argomentazioni del cap. Gallotta non ritenendo sufficientemente esplicative le argomentazioni del Consigliere Militare.Le attuali ed inoppugnabili moderne ‘procedure tecnico tattiche di impiego e la logistica, per il conseguimento di una maggiore interoperabilità a livello NATO’, nulla hanno da influenzare sulla centenaria, gloriosa e imperitura denominazione di artiglieri da montagna.A questa nostra proposizione si associano anche gli artiglieri da montagna del nucleo 75/13 appartenenti alla sezione A.N.A di Torino, che tramandano da tempo le tradizioni ‘montagnine’ partecipando attivamente alla gestione della ‘Fondazione 1º e 4º Reggimento Artiglieria da Montagna’ voluta e attuata con decreto del Presidente della Repubblica dal gen. C.A. Enrico Ramella nell'anno 1976, a perenne ricordo dei reggimenti piemontesi della Taurinense e Cuneense.Tutelano e sovrintendono inoltre alla cura del monumento nazionale all'artigliere da montagna posto a Torino nel ‘Giardino degli Artiglieri da Montagna’ derivato nell'area della ex caserma Lamarmora, culla della Specialità.Concludendo, vogliamo sottolineare e ribadire che gli artiglieri da montagna ieri, ed oggi, in servizio militare o in congedo, hanno sempre o­norato con abnegazione lo spirito della Specialità d'Arma, e oggi si sentono defraudati di un ideale carismatico.

    Artiglieri da montagna

    Leggi la lettera dell'ammiraglio Biraghi