‘Alpino dell’anno 2003’: un premio che esalta l’alpinità

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    Conferito al caporal maggiore capo Ferdinando Giannini, del 14º reggimento di Venzone, e all’alpino Antonio Valsecchi, del gruppo di Rancio Laorca (sezione di Lecco). Due Diplomi di Merito, agli alpini in congedo Stefano Traverso e Giorgio Bobba

    Il premio Alpino dell’anno che la Sezione di Savona conferisce ad un alpino in armi e ad uno in congedo che si siano distinti per un episodio o per lunga dedizione mette in passerella una serie di alpini fra i quali è sempre difficile fare una scelta, semplicemente perché sarebbero tutti da premiare. Quale che sia la scelta, l’importanza del premio sta nell’indicare, attraverso le figure dei premiati, i valori che sono alla base della nostra alpinità. Quest’anno la premiazione ha portato alla ribalta quattro alpini che hanno interpretato al massimo grado lo spirito di servizio a favore degli altri.

    Il premio riservato all’alpino in armi è stato assegnato al caporal maggiore scelto V.S.P. Ferdinando Giannini, nato a Canosa di Puglia (Bari) il 23 gennaio 1980. Per salvare la vita ai passeggeri di un’auto incidentata in autostrada, Giannini non ha esitato a mettere in gioco la propria vita. Nella circostanza ha perso una gamba. È in servizio (e ci auguriamo che resti, perché è un esempio per tutti i suoi commilitoni presenti e futuri!) al 14º reggimento Alpini di Venzone (Udine). Il premio per l’alpino in congedo è stato assegnato ad Antonio Valsecchi, classe 1934, del gruppo di Rancio Laorca, sezione di Lecco. Da più di dieci anni Valsecchi raccoglie materiali da lavoro e li trasporta nei villaggi della Tanzania, creando, proprio attraverso attività imprenditoriali, nuove condizioni di vita.

    Ci sono state altre due segnalazioni, con il conferimento di diplomi di merito davvero speciali. Sono stati consegnati a Stefano Traverso, caporal maggiore della sezione di Vicenza (ha salvato una donna caduta nel lago di Garda) e all’alpino Giorgio Bobba, del gruppo di San Germano, sezione di Vercelli, che riuscì a trarre in salvo una donna inabissatasi con l’auto in un canale. Particolarmente nutrito il programma della manifestazione conclusa con la consegna dei premi, svolta in collaborazione con il Comune, la Provincia e la fondazione De Mari. Giovedì 3 giugno è stata aperta una mostra di fotografie storiche (patrimonio dalla sezione A.N.A. di Savona) nell’atrio del Comune; la sera di venerdì, in piazza Sisto IV, concerto, della fanfara La Tenentina dell’ANA di Asti, alla presenza di autorità civili, militari e religiose della città. Durante l’esibizione, a cura del comando del 1º rgt. artiglieria da montagna, sono state proiettate diapositive dell’ultimo intervento in Afghanistan, concluso dal reggimento nel febbraio scorso.

    La manifestazione è proseguita la sera del sabato alla Sala Sibilla della fortezza del Priamar con canti del coro Monte Greppino dell’A.N.A. di Savona e della Corale Alassina e Capo Mele di Alassio. La cerimonia della consegna del Premio è iniziata nella mattina di domenica 6 giugno con l’alzabandiera in piazza Mameli e o­nori ai Caduti al monumento che ogni sera alle 18 precise, dal 1927, con i 21 rintocchi (uno per ogni lettera dell’alfabeto) della campana del suo gruppo bronzeo, ricorda tutti i Caduti nei conflitti. A quei rintocchi, ogni giorno, i cittadini si fermano, in silenzio. All’alzabandiera, accanto al vessillo della sezione, numerosi altri vessilli di sezione e tantissimi gagliardetti, c’erano le autorità civili militari e religiose con i gonfaloni del Comune e della Provincia. Poi la sfilata per le vie cittadine, aperta dalla fanfara della brigata alpina Taurinense , di centinaia di alpini, fra due ali di pubblico, fino alla fortezza del Priamar.

    Qui la cerimonia è iniziata con la Messa officiata dal vicario del vescovo di Savona e Noli, accompagnata dal coro La Grigna di Lecco (socio fondatore l’alpino premiato Valsecchi). Il canonico don Giusto, nella sua omelia, ha parlato degli alpini, della loro opera e del significato d’essere alpini in questa società ed ha elogiato l’operato della nostra Associazione. È seguita la consegna dei premi: all’alpino in servizio caporal magg. V.S.P. Ferdinando Giannini, Medaglia d’Argento al Valore Civile consegnato dall’assessore del Comune di Savona Wilma Pennino e all’alpino in congedo Antonio Valsecchi, consegnato dal gen. Edmondo Fresia. Sono stati poi assegnati i due Diplomi di Merito agli alpini in congedo Stefano Traverso, da parte del presidente sezionale Pier Giorgio Accinelli, e Giorgio Bobba, da parte dell’attuale vice presidente nazionale Gian Paolo Nichele.

    Il vice presidente sezionale Ternavasio ha infine consegnato una Borsa di Studio per i figli alla vedova del maresciallo La Banca, deceduto per malattia a Sarajevo ed in forza al 2º rgt. alpini di Cuneo. Era presente il col. Risi, comandante del btg. Saluzzo. A seguire il rancio alpino in fortezza e nel pomeriggio, in chiusura, l’esecuzione di alcuni applauditissimi brani da parte della fanfara della brigata alpina Taurinense.