A mio figlio Ettore che ha quattro anni e frequenta la scuola materna gli è stato chiesto dalla maestra che lavoro fa il nonno. Ettore ha risposto: “Fa due lavoli. Giusta i ascensoli e… fa l’alpino!”. Mi è parso bello segnarvelo perché non c’è di meglio degli occhi e del cuore di un bambino per vedere e capire la realtà.
È proprio vero: il nonno Toni è alpino tutti i giorni anche sul lavoro quando si comporta con lealtà e onestà con gli altri. Si impegna nel sociale, è concreto e sempre attivo. Non fa promesse da mercante. Non manca mai di attenzioni alla famiglia. E racconta ad Ettore le sue avventure militari a Vipiteno condite da favole e da filastrocche in dialetto piemontese. Insomma i nonni alpini sono davvero speciali, non crede?
Fiorenzo Mariani, Pavia
Se l’innocenza di un bimbo percepisce l’essere alpino del padre come un lavoro, ciò vuol dire che l’imprinting educativo è molto caratterizzato e incisivo. Complimenti Fiorenzo. Un tempo si diceva che i figli dei medici diventavano medici, quelli dei magistrati, magistrati… Mi piace pensare che quegli degli alpini veri diventeranno semplicemente uomini.