Alpini e Chasseurs

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    Senza entrare in polemica, faccio seguito all’articolo Chassalpini del n. 6 di giugno. Sono per natura di poche parole ma, forse di qualche fatto in più: dove c’era da dare una mano l’ho sempre data senza chiedere. Da alpino o NU.VO.LA quale sono, chasseur o alpenjäger, ognuno orgoglioso del proprio essere. Perché non avere nella stessa caserma, compagnie di diverse nazionalità ma, tutte unite da un ideale di libertà e a difesa della patria comune europea?Ma quale lingua?Un passo alla volta, uno dietro l’altro, lento ma sicuro come il passo dell’alpino?

    Paolo Paris Trento

    D’accordo; un passo dietro l’altro l’Europa nella seconda metà del ‘900 è arrivata all’unità dopo mezzo secolo di guerre disastrose. Si può e si deve continuare su questa strada e non ci saranno certo difficoltà a mettere insieme alpini e chasseurs. Ognuno con la sua storia e le sue tradizioni, uniti per consentire al Vecchio Continente di esercitare il suo ruolo nel concerto mondiale. Un passo alla volta.

    Pubblicato sul numero di ottobre 2010 de L’Alpino.