All'ANA la cittadinanza onoraria di Trieste

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    Il consiglio comunale di Trieste ha conferito, all’unanimità, la cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini nell’85esimo anniversario della fondazione della Sezione. È una cittadinanza dal significato particolare, perché Trieste è Trieste: nessun’altra città ha sofferto tanto per essere italiana. Si spiegano così l’emozione del nostro presidente nazionale Corrado Perona nel ricevere, a nome di tutti gli iscritti, la pergamena del Comune, e le sue parole: Da giovani cantavamo Le ragazze di Trieste e già il nome di questa straordinaria città ci riempiva di emozione ha esordito come ora mi riempie di emozione il pensiero di esserne diventato cittadino onorario .

    La cerimonia si svolgeva nella Sala del Consiglio del Comune. Qualche ora prima la delegazione ANA aveva deposto una corona al Monumento alla Penna e alla targa sotto le arcate del Municipio, che riporta la motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare a Trieste. Poi la cerimonia nella storica sala del Consiglio. Con Perona, a scortare il Labaro portato con orgoglio dall’alfiere Mauro Chiapolino (figlio del presidente della sezione) c’erano i vice presidenti nazionali Attilio Martini e Alessandro Rossi, i consiglieri nazionali Arrigo Cadore, Franco Munarini e Marco Valditara, il presidente ANA di Trieste Gianpiero Chiapolino, i presidenti con vessilli delle sezioni di Cividale, Gorizia, Palmanova, Pordenone e Udine.

    C’erano inoltre il vescovo di Trieste mons. Eugenio Ravignani, il consiglio comunale al completo, tante autorità civili e militari. Il sindaco Roberto Dipiazza, nel consegnare l’attestato della cittadinanza onoraria, ha tracciato la storia della Sezione di Trieste, elencato i grandi meriti dei suoi alpini, le attività benemerite nel campo sociale: dalla protezione civile al volontariato al mondo della scuola per l’attività didattica, iniziativa, quest’ultima, che gli alpini triestini sono forse stati i primi a realizzare, tanti anni fa. Dipiazza ha concluso con un ricordo dei nostri alpini in armi, impegnati in missioni di pace nei Balcani e in Medio Oriente.

    Ha poi preso la parola il presidente Chiapolino che ha ricordato come anche nel periodo tragico del dopoguerra gli alpini di Trieste abbiano rivendicato l’italianità della loro città rifondando la Sezione nel 1947, in piena occupazione anglo americana. Ed ha rievocato la campagna di Russia e la battaglia di Nikolajewka, della quale proprio in quei giorni ricorreva l’anniversario. Ha concluso ringraziando il sindaco e il Consiglio che hanno approvato il conferimento della cittadinanza con 33 voti su 33 presenti: Numero, questo, caro agli Alpini perché ricorda il nostro Inno; quasi un segno profetico .

    Da ultimo, il ringraziamento di Perona con le parole che abbiamo riportato e un pensiero ai veci , che sono la nostra ricchezza storica, una testimonianza di valori e un riferimento per i giovani. A conclusione, Perona ha donato al sindaco una piccola scultura di cappello alpino in argento. Poi autorità e invitati si sono trasferiti nella sede della Sezione, per un rinfresco. La sera precedente, nella Sala Tripcovich, era stato organizzato un bellissimo concerto del coro ANA di Trieste diretto da Paolo Rossi e del coro ANA di Vittorio Veneto diretto da Sabrina Carraro. Sala gremita, applausi a non finire.