ALESSANDRIA – Una piazza per ricordare

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    La mattina del 26 gennaio, alla presenza delle autorità cittadine, dei rappresentanti istituzioni, Associazioni combattentistiche e d’arma, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della “Piazzetta alpini Caduti nella battaglia di Nikolajewka” nello slargo ubicato alla biforcazione tra le centrali via Lodi e via Cavour, ad Alessandria. Della proposta, ora realizzata dopo un travagliato iter burocratico, aggravato dall’emergenza Covid, ne fu promotore e tenace sostenitore il Gruppo di Alessandria dal gennaio 2018, tramite il consigliere comunale Maurizio Sciaudone (presente alla cerimonia quale rappresentante dell’amministrazione provinciale).

    Si dovette però attendere luglio 2022 per la definitiva accettazione con decreto prefettizio e vedere premiata la costanza degli alpini di Alessandria. Ad esporre gli avvenimenti e i significati della cerimonia sono stati il consigliere nazionale Corrado Vittone, il presidente sezionale Bruno Dalchecco, il presidente del consiglio comunale Giovanni Barosini, la vicesindaca Marica Barrera e il cerimoniere Astori, che ha detto: «Alla luce di questi brevi cenni storici, si rafforza certamente in noi la consapevolezza che l’eroismo dimostrato in quella battaglia dagli alpini può costituire veramente un utile stimolo per riflettere ancora oggi sul significato di alcune parole chiave quali senso del dovere, coraggio, sentimento di appartenenza ad uno Stato, sacrificio, spirito di gruppo, fratellanza nel momento della prova, abnegazione fino al sacrificio della propria vita».

    A tal proposito, consultando la minuziosa ricerca, opera del nostro alpino Italo Semino di Novi Ligure, gli alpini alessandrini Caduti sono 615. A loro vada il riverente ricordo e l’imperativo “non dimenticare” con il pensiero particolarmente rivolto alle giovani generazioni che sempre meno hanno la possibilità di conoscere testimonianze di quegli ormai lontani eventi, troppo spesso non ricordati se non addirittura inaccettabilmente sottaciuti volutamente.

    Gian Luigi Ceva