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venerdì, 3 Maggio 2024

Graziano: nuovo incarico

L’ammiraglio con il cappello alpino e il generale degli alpini con il berretto della Marina. Sull’invito che annunciava l’avvicendamento al vertice dello Stato Maggiore della Difesa, l’amm. Luigi Binelli Mantelli e il gen. Claudio Graziano si sono fatti ritrarre, divertiti, l’uno con il copricapo dell’altro. Un simpatico preambolo al rigido cerimoniale militare, celebrato nella sede del Comando in Capo della Squadra navale in località La Storta (Roma), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Senato Pietro Grasso, del ministro della Difesa Roberta Pinotti e dei sottosegretari di Stato alla Difesa Domenico Rossi e Gioacchino Alfano. L’Ana era rappresentata dal Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha scortato il Labaro.

CANADA – Novembre a Welland

Il mese di novembre ha visto gli alpini di Welland, Sezione di Hamilton (Canada) protagonisti di due importanti ricorrenze annuali: la festa dei combattenti al club Roma, e la celebrazione della Messa in suffragio, seguita dall’omaggio ai Caduti di tutte le guerre con la deposizione di una corona al monumento posto davanti alla “Sala dei Figli d’Italia”.

Scelte in autonomia

Egregio direttore, diventare mamma è un dono di Dio che tutti dobbiamo apprezzare e custodire. Era molto importante che la redazione dedicasse su L’Alpino di febbraio, evidenziato in celeste, che la signora Nadia Seccia il 6 gennaio aveva dato alla luce il piccolo Gioele.

La prima di Cevoli

Il film ha già cominciato a scatenare discussioni prima ancora di essere uscito nelle sale (dal 2 aprile). Da un lato quanti lo considerano dissacrante a prescindere per il solo fatto di essere una commedia e dall’altro quanti, invece, pensano cha si possa affrontare il ricordo della Grande Guerra anche con un sorriso. Sinceramente credo molto nella potenza dell’umorismo e non ho mai trovato dissacrante l’ironia profusa a piene mani da Paolo Monelli e Giuseppe Novello, due che la guerra l’avevano conosciuta davvero, ne “La Guerra è bella ma scomoda”.

Venceslao dai piedi dolci

Era un giorno qualunque di un mese qualunque, in guerra a quota 3.000. Gli alpini che vivevano lassù erano veneti, lombardi e friulani, provenivano dai paesi sparsi lungo tutto l’arco alpino. Poi, come per ogni buona regola, c’erano le eccezioni. Ed ecco dunque Venceslao Patriarca, pastore sulle montagne d’Abruzzo e chiamato a fare l’alpino sulle Dolomiti: «Ma ie n’ saccie camminà co li scarpe » aveva detto al capitano nel giorno della visita al Distretto. «E perché mai?» «Perché tenghe li piede dolge e delicate!».

VICENZA – Umberto Masotto, un eroe

Gli alpini di Noventa Vicentina hanno ricordato il capitano Umberto Masotto in occasione del 150º anniversario dalla nascita dell’ufficiale di artiglieria da montagna, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Nel 1963 l’Istituto tecnico commerciale era stato intitolato all’eroe su richiesta di Silvio Rizzo, che a quell’epoca vi insegnava. Essendo un messinese, informò l’amministrazione comunale che proprio sul lungo mare di Messina esisteva un monumento eretto nel 1899 in onore di un noventano, il capitano Masotto, comandante della 4ª Batteria siciliana, e dei tanti giovani artiglieri da montagna, caduti nella battaglia di Adua del 1º marzo 1896.

Voli L’Aquila, voli ancora!

«Da tempi ormai sognati, all’ombra del Gran Sasso, mille e mille ragazzi, impararono il passo, che battea la montagna e che insegnava l’onor. Penne alpine, penne alpine, ridoniamo all’altera città, la forza del coraggio, la gioia e lo splendor. Voli, voli L’Aquila, voli L’Aquila ancora, dall’antica città!». Con fervore L’Aquila attende l’88ª Adunata nazionale e lo fa a modo suo, con la sua dell’Orchestra sinfonica abruzzese sulla musica di Roberto Molinelli e sul testo di Francesco Sanvitale.

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