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lunedì, 6 Maggio 2024

“Premio stampa alpina”: vince la Val Susa

“Lo Scarpone Valsusino”, giornale della sezione Val Susa, è il vincitore del “Premio stampa alpina 2014”. La commissione del premio, presieduta dal vice presidente vicario Adriano Crugnola, si è riunita lo scorso 5 marzo e ha valutato i contenuti, con particolare riguardo alle informazioni di servizio, la grafica, l’impaginazione e la leggibilità di altre quaranta testate. Secondo classificato è stato il “Baradell”, giornale della sezione di Como diretto da Achille Gregori, al terzo posto “Fiamme Verdi” della sezione di Conegliano, diretto da Antonio Menegon.

Ricordo di Andreotti

Avvicinandosi l’Adunata nazionale desidero inviarti una fotocopia di una lettera che ho ricevuto da Giulio Andreotti scomparso l’anno scorso pochi giorni prima dell’Adunata. Nel 1962 ho assistito a Bergamo alla sfilata da cittadino in quanto non avevo ancora svolto il servizio militare ed erano presenti Fanfani e Andreotti.

Cantore e il suo paradiso

L’alpino Magalotti da Cesena si domanda: “Ma gli alpini sanno chi fu veramente Cantore?”. E bolla il burbero generale sampierdarenese (genovese), come una ‘testa calda’ che si riteneva ‘spavaldamente immortale’ rimanendone… fregato; ben gli sta, sembra concludere.

Gadget e prodotti ufficiali dell’Adunata

#alpiniadunata2014

I gadget ufficiali dell’Associazione Nazionale Alpini e i prodotti dell’Adunata di Pordenone potranno essere acquistati nel negozio di corso Garibaldi. Pezzo forte del nutrito campionario saranno le t-shirt, in particolare quelle con il logo dell’Adunata, senza dimenticare le cravatte, i berretti e i cappellini con il logo dell’ANA e il libro “Cuore alpino per l’Abruzzo”.

SALÒ – Gavardo e isuoi primi… 90 anni

È sceso il sipario sulle celebrazioni del 90° del gruppo di Gavardo e il capogruppo Dario Candido, esprimendo soddisfazione, ha ricordato alcuni momenti della manifestazione: “Abbiamo aperto le celebrazioni con la mostra fotografica presso la Biblioteca Civica che ha ripercorso la storia del Gruppo attraverso immagini storiche e i volti di tanti amici che sono andati avanti. È stata l’occasione per testimoniare ai giovani il valore della solidarietà e dell’impegno che gli alpini hanno saputo coniugare negli anni”.

A Paolo Rumiz il “Premio giornalista dell’anno”

Il giornalista Paolo Rumiz, già inviato speciale de Il Piccolo di Trieste ed editorialista di La Repubblica, è il vincitore del “Premio giornalista dell’anno” per l’edizione 2013. Lo ha deciso la commissione del premio, presieduta dal consigliere nazionale Renato Cisilin, nella riunione del 26 febbraio scorso. Rumiz ha seguito per anni gli eventi dell’area balcanica-danubiana e nel 2002 è stato corrispondente di guerra in Afghanistan. Scrittore affermato, con stile elegante e piacevole, racconta pagine segrete di storia e di viaggi vissuti in prima persona.

NUMERI UTILI PORDENONE

#alpiniadunata2014

Il valore della vita

Ho letto con grande interesse e preoccupazione il tuo editoriale di marzo. Non ero al corrente dei nuovi orientamenti legislativi di Gran Bretagna e Belgio circa la vita umana e la tua domanda circa il valore che la persona ha ancora nella cultura contemporanea richiede da parte di tutti una profonda riflessione ed una decisa presa di posizione.

“Sbocciano” i cappelli alpini

#alpiniadunata2014

Il simbolo che più contraddistingue veci e bocia, ossia il cappello alpino, è quello che sta caratterizzando la città in attesa del raduno nazionale delle penne nere in programma a Pordenone. Se è vero che, pian piano, dalle finestre delle abitazioni e lungo le principali strade stanno spuntando - giorno dopo giorno - le bandiere tricolori, ciò che sicuramente balza all’onore delle cronache è il cappello con la penna.

Resistere ad oltranza

Sono un vecio reduce della Tridentina e ricordo che il 2 febbraio 1943 ci siamo fermati due giorni a Schebekino e un capitano arrivato fra i primi riservò una casetta per gli ufficiali superiori e i generali.

Bravi!

Gentilissimo ‘smalpino’ don Bruno, mi complimento con te e tutta la redazione de L’Alpino per la nuova veste grafica del nostro mensile. Condivido appieno il nuovo taglio editoriale dando più spazio alle rubriche “Lettere al direttore” ed agli “Incontri”.

L'intellingenza è figlia del realismo

Caro Ezio Cescotti, anch’io, nipote di Kaiserjaeger, e me ne vanto, non condivido per nulla quanto hai scritto circa l'intitolazione di una via di Pelugo ai fedeli soldati dell'Imperatore austriaco. E sono tanto orgoglioso di mio nonno che sul cappello alpino, vicino ai distintivi dei miei reparti, ho anche quello con l’aquila e stella alpina che portava sul berretto, proprio per ricordare lui e quei diecimila trentini che militarono sotto le insegne dell’Austria.

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