Concerto per le popolazioni terremotate a San Benedetto
Per portare un po’ di allegria alle popolazioni colpite dal sisma, in particolare agli abitanti del Comune di Accumoli (Rieti) che sono “accolti” negli alberghi di San Benedetto del Tronto, sabato 1° aprile la Sezione di Roma organizza un concerto congiunto del coro Ana Roma e della fanfara sezionale “Monti della Laga” del gruppo alpini di Accumoli. Domenica mattina 2 aprile, inoltre, si terrà una Messa a San Benedetto del Tronto, allietata da coro e fanfara.
"Milano non dimentica", il Coro Ana Milano in concerto per i terremotati
Domenica 28 maggio 2017, ore 16.30, al Teatro Linear4Ciak (in viale Puglie, 26 a Milano), il Coro Ana Milano organizza un concerto di canti degli alpini e militari in collaborazione con il Comune di Milano e il Centro Studi dell’Associazione Nazionale Alpini. Il titolo del concerto “La mia bela la mi aspeta - Canti degli alpini e militari dal 1896 al 1943” sarà dedicato alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto e dalle grandi nevicate.
La forza di ricominciare
Infuriati, feriti, fatalisti, combattivi, solidali. L’animo delle persone che ho incontrato nel viaggio tra l’Abruzzo e le Marche varia sulle sfumature di uno stesso sentimento. Oltre al dramma del terremoto che continua a scuotere il territorio gli abitanti hanno dovuto subire i gravi disagi connessi alle eccezionali nevicate. Giorni e giorni con strade interrotte e frazioni isolate, elettricità assente e comunicazioni impossibili: «Disastrati e tagliati fuori dal mondo», come mi ha detto un signore con amarezza. È come se le difficoltà esaltino virtù e difetti del carattere di ciascuno. Tutti vantano le loro ragioni, ma la verità è che tutti hanno ragioni da vendere. Sradicati dalle loro case e dalle loro comunità il disagio si somma alla paura di essere abbandonati, dimenticati.
In viaggio verso sud
In seguito a vari sopralluoghi sono stati individuati quattro interventi, uno per ognuna delle nostre Sezioni direttamente coinvolte nel terremoto che ha colpito il Centro Italia. I progetti sono stati presi in considerazione dopo aver consultato i sindaci, la gente e gli alpini del posto e prevedono la realizzazione di strutture polifunzionali a carattere definitivo da realizzarsi entro quest’anno, in modo da rispondere concretamente e tempestivamente alle esigenze della popolazione. Ad oggi sul conto aperto dall’Ana per la raccolta di fondi per le popolazioni terremotate del Centro Italia vi è la somma di 1.148.000 euro. Nel Consiglio Direttivo Nazionale del 25 febbraio verranno discussi gli interventi da realizzare.
Decisi gli interventi Ana in Centro Italia
In seguito a vari sopralluoghi sono stati individuati quattro interventi, uno per ognuna delle nostre Sezioni direttamente coinvolte nel terremoto che ha colpito il Centro Italia. I progetti sono stati presi in considerazione dopo aver consultato i sindaci, la gente e gli alpini del posto e prevedono la realizzazione di strutture polifunzionali a carattere definitivo da realizzarsi entro quest’anno, in modo da rispondere concretamente e tempestivamente alle esigenze della popolazione. Ad oggi sul conto aperto dall’Ana per la raccolta di fondi per le popolazioni terremotate del Centro Italia vi è la somma di 1.215.000 euro (aggiornato al 2 marzo 2017). Il Consiglio Direttivo Nazionale del 25 febbraio ha discusso e approvato gli interventi da realizzare.
Gli alpini per i terremotati
Siamo tutti sconvolti dalle scene del violento terremoto che alle 3,36 del 24 agosto scorso ha colpito la zona tra il Lazio e le Marche, interessando principalmente i centri di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, provocando distruzione, morti e feriti. Fin dalle prime ore successive alle moltissime scosse che si sono verificate, la Protezione Civile Ana, su richiesta del Dipartimento nazionale di protezione Civile, è stata impegnata con alcune squadre di ricognizione, squadre alpinistiche e unità cinofile per la ricerca di dispersi sotto le macerie.
Scosse e neve: la Protezione Civile Ana nelle zone colpite
Dallo scorso 18 gennaio la Colonna mobile della Protezione Civile Ana è impegnata nell’assistenza alla popolazione nella provincia di Teramo. I volontari delle Sezioni Ana di Treviso, Padova, Bergamo, Como, Varese e Massa Carrara e Firenze sono all'opera a Castellalto e a Basciano che a causa delle abbondanti nevicate, sono rimasti isolati. «Grazie alpini - ha ripetuto il sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco - perché non ci fanno sentire soli».
Dov’erano gli alpini
L’impegno dell’Ana in soccorso alla popolazione coinvolta dal sisma sta continuando anche con lo smontaggio di strutture precedentemente installate, utili per altre ricollocazioni. Abbiamo superato complessivamente le 10mila giornate/uomo. Da poco abbiamo chiuso i gemellaggi con Ripe San Ginesio e Apiro, alcuni volontari del 4º Raggruppamento sono a Sant’Elpidio, mentre San Ginesio è presidiato dal 2º Raggruppamento. A Tolentino e Bolognola ci sono volontari provenienti dal 3º Raggruppamento e altri volontari dell’Ana Regione Emilia Romagna sono a Caldarola.
Un grazie dal Centro Italia
Vorrei con questa piccola nota ringraziare tramite il nostro giornale tutti quei Gruppi e i singoli alpini che discretamente, ma concretamente hanno inviato aiuti e sostegno economico alla popolazione di Amatrice, sia privatamente sia delegando il mio Gruppo. A nome mio personale e di tutti i miei associati esprimo un profondo ringraziamento per la determinazione e l’affetto che tutti gli alpini d’Italia ci hanno dimostrato.
Il coraggio non trema
A cavallo fra Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche, sta la parte nascosta dell’Italia più colpita dal sisma del 24 agosto 2016. Amatrice, Norcia, Accumoli, Arquata del Tronto e le loro tantissime frazioni hanno subito danni gravi, risultando in gran parte rase al suolo. Una notte tragica nel racconto di un testimone. «Siamo stati svegliati in piena notte da quella terribile, singola scossa, e siamo vivi per miracolo», mi racconta Stefano Piergiovanni che era ad Arquata del Tronto con sua moglie Lidia e le sue figlie Monica e Ludovica.
Inizia la ricostruzione
«Questa costruzione è la prima in assoluto che viene realizzata nella comunità di Arquata dopo il sisma del 24 Agosto 2016», afferma commosso il sindaco Aleandro Petrucci mentre ricevere le chiavi della nuova scuola. L’evento ha naturalmente un significato particolare, quale forte auspicio per nuove iniziative che si svilupperanno. Ha ringraziato la Fondazione Rava che ha contribuito a sostenere l’iniziativa dal punto di vista economico e in particolare gli alpini che «hanno accettato l’impegno di realizzare tutte le infrastrutture e non ci hanno mai abbandonato: non c’è stato vento o pioggia che li abbia fermati».
Terremoto a quota 1.600
L’impressionante faglia che spacca la costa del Redentore - Monte Vettore - sui Monti Sibillini, le cui immagini sono state rilanciate da tutti i media internazionali, si apre a poche centinaia di metri dal Rifugio Ana di Forca di Presta, nel comune di Arquata del Tronto, intitolato alla Medaglia d’Oro Giovanni Giacomini di Ascoli Piceno. La struttura sorge a 1.560 metri di quota ed è il più elevato avamposto presidiato dall’uomo sul monte Vettore.