17.7 C
Milano
domenica, 4 Maggio 2025

Il capitello restaurato

Ci sono molte persone che parlano di collaborazione, ci sono persone che si lamentano perché le cose non vengono fatte e ce ne sono altre, come quelle del Gruppo di Lago, che agiscono. A Revine Lago c’era, c’è e, per grazia ricevuta, ci sarà ancora per anni, un capitello che sorge in via Guglielmo Marconi, noto come il capitello di San Paolo. 

Destini incrociati

La notte fra il 29 e il 30 luglio 1916 il 5º Gruppo Alpini, formato da sei battaglioni compreso il “Monte Antelao”, ricevette l’ordine di attaccare le posizioni nemiche sulle Tofane e sul Lagazuoi penetrando in profondità nella Val Travenanzes. Della 96ª compagnia, che doveva fare da apripista agli altri reparti, facevano parte gli alpini Lorenzo Albertelli e Giuseppe Rucci. Erano partiti sul far della notte. Il piano era quello di utilizzare il percorso del camminamento di mina, raggiungere il cratere provocato dall’esplosione sul Castelletto e scendere nel canalone verso la Val Travenanzes. 

Le cose cambiano

Durante il funerale di un fratello alpino è stata letta la Preghiera dell’Alpino. Non sarebbe cosa buona aggiungere al testo: ...o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani, anche “i nostri sposi” visto che nel nostro Corpo ci sono molte donne anche in ruoli operativi e di comando.

Francesco Scipione, Sulmona (L’Aquila)

VENEZIA – Fiume d’Italia

La festa annuale del gruppo alpini di Fiume è stata l’occasione per riunire attorno al monumento ai Martiri delle Foibe di Pisogne (Brescia) gli alpini del Gruppo Fiume, sparsi in tutta Italia, gli amici del Gruppo alpini di Pisogne, quelli dell’Associazione Fanti, i rappresentanti fiumani dei bersaglieri e degli artiglieri e il sindaco del paese. Il Gruppo Fiume, intitolato a Mario Angheben è piccolo, ma attivissimo e gode di discreta salute

Il valore della libertà

Ti scrivo per chiederti di aiutarmi a capire il senso (o il nonsenso) di un certo giornalismo di oggi. Finora non ci sono riuscito, neanche affidandomi un paio di volte tempo addietro a un quotidiano di primaria importanza. Non ho avuto risposta e me ne sono fatto una ragione: troppe lettere pervengono al direttore oppure alcune non sono riscontrabili. L’argomento che ti propongo non è di carattere alpino, ma riguarda anche ogni alpino che, come me, vorrebbe capire alcuni fatti del nostro mondo, non da addetto ai lavori ma da semplice lettore.

VARESE – Alpini, bambini e maestre

Sono ormai sette anni che il Gruppo di Porto Ceresio organizza un incontro con i bambini della prima elementare della locale scuola Benigno Bossi. Anche quest’anno gli alpini hanno consegnato agli alunni il Tricolore, hanno cantato insieme a loro l’Inno d’Italia e recitato la Preghiera dell’Alpino: tre simboli che, insieme al nostro spirito di Corpo, contribuiscono a tenerci uniti.

BELLUNO – Alpini di Tambre, braccia e cuore

La cerimonia per l’80º anniversario di fondazione è stata un’enorme soddisfazione per il Gruppo e in particolare per il nuovo Capogruppo Enzo Bortoluzzi - in carica da solo un mese - grazie anche alla partecipazione del Presidente nazionale Sebastiano Favero e del vescovo emerito Giuseppe Andrich della diocesi di Belluno-Feltre. Accanto a loro il Consigliere nazionale Michele Dal Paos, il Presidente sezionale Angelo Dal Borgo con il vessillo sezionale e alcuni consiglieri, il sindaco di Tambre Oscar Facchin e il comandante dei carabinieri stazione dell’Alpago.

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto è il capoluogo delle Prealpi Trevigiane, Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo impegno nella Resistenza, nota per la vittoriosa battaglia finale della Prima Guerra Mondiale. È nata nel 1866 dall’unione delle antiche città di Ceneda e Serravalle; al nome Vittorio, in onore del nuovo Re d’Italia, nel 1923 fu accostato il termine “Veneto”.

Rischiose strumentalizzazioni

Chi scrive è un alpino che posta sui social con tanto di cappello alpino poiché non si vergogna di denunciare le tante negligenze o nefandezze di una classe politica troppo distante dal cittadino e dalle sue sempre crescenti necessità. 

Care Poste, vi scrivo…

Ogni mese, puntuali come un orologio svizzero, la redazione e l’ufficio Associati sono subissati di chiamate di soci e abbonati che non ricevono L’Alpino. È un problema annoso che anche l’ultimo presidente del Comitato di direzione del giornale Salvatore Robustini - “andato avanti” per un brutto male a fine dicembre - si era preso a cuore, «per dar contezza da parte di numerosi soci, missive di protesta, geremiadi di un fatto increscioso: l’eccessivo ritardo, in generale, e l’asincronismo della distribuzione, negli ultimi tempi tendente ad aumentare, anche in zone che non si differenziano per Cap e Stradali».

Una merenda solidale

È bastata una email del professor Daniele Mozzoni, docente presso l’Istituto comprensivo Giacomo Ferrari di Parma e nipote di uno stimato socio Ana, a provocare la nostra entusiastica adesione alla “merenda solidale”. Questa iniziativa si ripete ormai da alcuni anni e coinvolge 18 classi per un totale di circa 500 ragazzi. Le terze preparano la merenda di metà mattina per tutti gli altri studenti che in questa occasione non si portano lo spuntino da casa, ma sono invitati ad acquistarlo ai banchetti preparati dagli studenti stessi, promuovendo in questo modo una piccola raccolta fondi da devolvere in solidarietà.

I percorsi della Grande Guerra

La Grande Guerra coinvolse il Regno d’Italia per 1.250 giorni, dal 24 maggio 1915 al 4 novembre 1918. In questo lungo periodo la parte nord-orientale del Paese, dai passi alpini tra Lombardia ed Alto Adige fino al Carso isontino, si trasformò in un gigantesco campo di battaglia con al centro il Veneto. Ancora oggi sono numerose le tracce, dalle Dolomiti fino alla foce del Piave passando per il Montello, il Monte Grappa e l’Altopiano di Asiago.

ULTIMI ARTICOLI

Partecipa anche tu al Campo Scuola all’Adunata di Biella

In occasione della 96ª Adunata nazionale Alpini che si terrà a Biella, stiamo organizzando un’attività volta a pubblicizzare i Campi Scuola coinvolgendo tutti coloro...

Andrea Cainero

Giuseppe Vezzari

Remo Facchinetti