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mercoledì, 8 Maggio 2024

“Rendi forti le nostre armi…”

Leggo ancora una volta una lettera che ci riporta alla nostra Preghiera, anche se questa volta non ha nulla di “polemico”. Colgo l’occasione, per ricordare a tutti che la “Preghiera dell’Alpino”, in quanto tale, non ha bisogno né di modifiche né di interpretazioni.

TORNERÀ LA PRIMAVERA

Il ricordo della Divisione Alpina Cuneense in Russia Un asciutto docufilm realizzato dal comitato per la costituzione del memoriale di Cuneo, insieme ai fratelli Panzera, per commemorare gli 80 anni della Divisione alpina Cuneense. Un viaggio nel viaggio con un occhio moderno per far rivivere alle nuove generazioni le gesta degli alpini e rispondere alla domanda: “Cosa abbiamo lasciato alla nostra gioventù?”. Ed è da qui che muove i passi la narrazione, con la curiosità che contraddistingue un bambino di undici anni, Filippo, che incalza la madre di domande sul bisnonno e sulla rovinosa campagna di Russia, sui cimeli e le fatiche provate sul campo durante quell’inverno…

Basta trabiccoli

Dopo quello che è successo all’ultima Adunata di Asti, da astigiano mi preme ribadire (che invece di vietare la vendita degli alcolici), la pecca da parte delle forze preposte alla sicurezza e del Son per non aver bloccato la circolazione dei trabiccoli, così belli da vedere, molto folcloristici, ma nello stesso tempo molto pericolosi sia per chi vi sale sopra che per gli spettatori.

I cantieri in Friuli

Mi felicito sia con lei che con tutta la redazione perché il nostro giornale è sempre più bello e interessante. L’edizione di marzo è stata magnifica sia per gli articoli che per le foto. Mi ha fatto ringiovanire di trent’anni. Uno studente sedicenne me l’ha requisito per leggerlo con calma. La Rai a L’Aquila è stata un fallimento perché presentato da due donne non documentate. 

MOLISE – Il paese a vocazione alpina

Il paese sorge su uno sperone del Monte Mattone, propaggine della catena montuosa delle Mainarde e del Meta che con i suoi 2.242 metri è il tetto dell’Appennino centro-meridionale. L’etimologia più accreditata sul nome del paese è Pic-zotum, la montagna sentinella, posto a baluardo dei pericoli provenienti dalle catene del Meta e delle Mainarde.

Le solite mandrie selvagge

Sono un iscritto all’Ana da diversi anni e volevo complimentarmi per lo spessore morale della rivista. Ho partecipato all’Adunata di Asti mi congratulo per l’organizzazione della sfilata che si è svolta in modo corretto. 

TRIDENTINA – I giorni della gloria

All’inferno o alla gloria: per un soldato dipende sempre dai punti di vista e dalla scelta individuale. E in quei tragici giorni del gennaio 1943 in terra di Russia, gli alpini della Tridentina e quelli della Cuneense e della Julia andarono deliberatamente alla gloria. E furono, senza retorica, tutti eroi: i caduti e i sopravvissuti. La Tridentina fu l’unica grande unità italiana ad uscire praticamente imbattuta dalla disastrosa Campagna di Russia, scrivendo, per la storia, una rara pagina di valore militare nella vittoriosa battaglia di Nikolajewka, preceduta da ben undici sanguinosi combattimenti, sempre vittoriosi, contro le avanzanti colonne corazzate russe. Una limpida vittoria delle armi italiane anche se conseguita nel corso di una ritirata apocalittica.

In Friuli di corsa

Nella splendida cornice delle Prealpi pordenonesi, a Tramonti di Sotto, si è svolto il 40º campionato nazionale di corsa in montagna a staffetta. Sin dal giorno precedente l’inizio della competizione con l’arrivo degli atleti ha ravvivato la località. Nel primo pomeriggio alcune tra le Sezioni partecipanti si sono schierate per l’alzabandiera presso gli impianti sportivi, sede della partenza della gara. Vessilli, gagliardetti, atleti e alpini, hanno sfilato verso il monumento ai Caduti per la deposizione di una corona e hanno raggiunto il municipio per i discorsi ufficiali, attorniati dalla popolazione, entusiasta per le tante penne nere presenti. 

La dignità offesa

La meravigliosa creazione dell’artigiano, o meglio, del maestro Carluccio Zangirolami di Portoviro, assemblata con frammenti di residuati bellici risalenti alla Grande Guerra, raccolti sul monte Valbella, che ho chiamato “la sentinella”, dai giorni dell’Adunata Triveneta 2013 a Schio, sta simbolicamente di guardia sulla tomba di mio figlio, Matteo Miotto nel piccolo cimitero di guerra a Thiene dove riposano in gran parte soldati del primo conflitto mondiale. 

IL MORMORIO DEL PIAVE

Il Coro Ana di Oderzo racconta e si racconta attraverso testi e immagini di luoghi ormai entrati nella memoria. Un lavoro chiaro, piacevolmente impaginato, quasi una moderna pagina di diario con tanto di spartiti sui canti della Grande Guerra, foto a colori e d’epoca, con lo scopo di valorizzare meglio il canto degli alpini e della tradizione popolare presente sul territorio. Una pubblicazione voluta in occasione del centenario che oltre a testimoniarne i posti e gli avvenimenti vuole offrire uno spunto per la riacquisizione del repertorio canoro di quegli anni mediante esibizioni dal vivo che coinvolgono tutti gli abitanti nei dintorni del “rumoroso” Piave.

NOVARA – Nuova sede, nuovi obiettivi

Un gradevole sole primaverile ha accompagnato la cerimonia di inaugurazione della nuova sede operativa della Protezione Civile Ana della Sezione di Novara. È stata allestita nello stesso edificio che ospita la sede del gruppo alpini “A. Geddo” di Trecate, adibendo alcuni locali ad ufficio, centrale operativa, magazzino attrezzature e sala riunioni, utilizzata per la formazione dei volontari.

SUDAFRICA – Festa degli alpini in baita

La festa degli alpini della Sezione Sudafrica si è svolta nella baita che sorge sul terreno dell’East Rand Italian Club, alla periferia di Johannesburg.

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