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sabato, 3 Maggio 2025

ALPINI LE MISSIONI DELLA JULIA

L’operato dei militari italiani, nello specifico degli alpini, nei numerosi teatri di guerra, si contraddistingue per il comportamento esemplare e la passione per questo lavoro: professionisti seri e preparati, pronti ad affrontare situazioni critiche; uomini intelligenti e sensibili sempre alla ricerca del dialogo con chi vive la tragedia della guerra. Questi sono gli alpini, dalla fondazione del Corpo nel 1872, ai giorni nostri. Non sono mai cambiati. Il volume, dedicato prevalentemente all’operato della brigata Julia e alle sue azioni di peace keeping, si apre con un compendio sulla storia delle Truppe alpine accompagnato da bellissime foto d’epoca, molte inedite e si conclude con la descrizione delle missioni di ordine pubblico svolte in Italia dopo la seconda guerra mondiale.

LUIGI PASCAZIO – Il ragazzo nato con l’uniforme

Era il 17 maggio 2010 quando il caporal maggiore Luigi Pascazio, 24 anni, morì a Bala Murghab, Afghanistan, dentro il suo lince saltato in aria su una mina. Era nato per l’uniforme, sapeva perfettamente cosa voleva e ha lottato per raggiungere la meta, ma non ha potuto raccogliere i frutti del suo sacrificio. Questo libro è struggente nella sua semplicità: tante le fotografie di famiglia e in divisa che raccontano il suo breve viaggio terreno.

LA GUERRA DI UGO E DEL LUIS_

Claudio Villani racconta un pezzo della sua vita, quello che abbraccia l’incontro con la figura del Luis prima, e di Ugo poi. Due alpini in Russia a fare la guerra nell’inverno del 1942. Eccoci trasportati in un altro luogo. Dispersi in un’immensa distesa bianca e grigia. Avvertire il freddo, la fame, l’inquietudine di una morte che ti sfiora appena, quindi se ne va. E poi eccola ancora, tocca il tuo compagno, lo addormenta su un letto di neve e di nuovo fugge lasciando in te il tormento d’un possibile ritorno. Chissà quando. La cronaca degli avvenimenti si aggrappa al presente fino a cambiarlo: la vita di chi ha combattuto non sarà mai più la stessa, si sa. Villani ci presenta il Luis: una amicizia, la loro, nata in una stanza d’ospedale.

PENNE NERE SUL MARE

Gli alpini del gruppo di Cantoira (Torino) decidono di andare all’Adunata di Trieste in barca a vela. Mollati gli ormeggi a La Spezia e accompagnati dagli skipper Cassano e Pozzo, dopo 3 settimane e 1500 miglia, raggiungono la meta dall’altra parte del Mediterraneo. Quel che succede nel mezzo è tutto da leggere e da gustare.

“Alpini sempre”

La premiazione della 12ª edizione del premio letterario nazionale di narrativa e ricerca scolastica sugli Alpini, organizzato dalla sezione di Acqui Terme, ha confermato...

VICENZA – In Ortigara con gli Alpini

Ecco arrivato il gran giorno. Certo, c’è un po’ di apprensione: è la prima uscita, in montagna con i bambini di 4ª e 5ª elementare di Settecà, periferia di Vicenza. Ed è anche un po’ naturale, le mamme si preoccupano sempre per le cose nuove: «Ma come farà il mio bambino a camminare in montagna? E con lo zaino? E se piove, e se fa caldo e se…?». Poi si tranquillizzano perché accanto ai loro bimbi ci sono gli Alpini! Il pullman, riempita la sua pancia con zaini carichi di tutto (c’è chi ne ha persino due, di zaini!) parte accompagnato dalla voce dello storico Pierantonio Graziani che illustra, cammin facendo, cosa andremo a fare, dove e perché.

Un grazie sommesso

Vi scrivo per ringraziare tutti gli Alpini che si stanno adoperando infaticabili e preparati nelle nostre strade invase dal fango. Ho visto colonne di mezzi ANA della Protezione Civile arrivare anche da regioni lontane.

I tre dell’Ave Maria

In Valsesia, dove le loro gesta erano sulla bocca di tutti, venivano chiamati i “tre dell’Ave Maria”. Erano legati tra loro da un sentimento vero e duraturo, amici che ogni volta si ritrovavano in paese per un breve periodo durante l’inverno e diventavano una valanga che tutto travolgeva e coinvolgeva. La notizia del loro ritorno si spargeva in un lampo, costringendo addirittura i padri più protettivi a confinare nelle camere le figlie, così attratte da siffatti spiriti liberi. Erano giorni di festa per i tre compari e, si sa, la vera festa significa baldoria e trasgressione. Gli alagnesi perdonavano loro questi eccessi in quanto questi figli esuberanti rappresentavano, con le gesta da loro compiute nella vita militare, l’essenza della vita in montagna, dura e ricca di sfide che tempra gli uomini e le cose. Parliamo di due Alpini doc, Giacomo Chiara e Giovanni Gualdi, e dell’aviatore Alberto Giacomino.

Non solo terremoto

La fondazione della città de L’Aquila, a metà del 1200, rappresentò un evento unico nel medioevo italiano essendo nata secondo un disegno armonico senza precedenti nella storia dell’architettura urbana costituita dall’unione di molti castelli-villaggi, calcolati secondo la tradizione in novantanove. Non casualmente la città si identifica proprio dal numero novantanove delle sue piazze e delle sue chiese facendo risalire ai castelli fondativi la costruzione di altrettanti contesti urbani di riferimento. Il monumento civile più celebre della città, pienamente visitabile e fruibile, infatti è proprio la “Fontana delle Novantanove Cannelle”, costituita da altrettanti mascheroni che versano l’acqua, riferibili – secondo la leggenda – ai volti dei fondatori.

Basterebbe chiedere aiuto agli alpini

Gentilissimo direttore, la ringrazio per la bella rivista che ci onora poter leggere. Sono un amico, simpatizzante degli Alpini e da vent’anni iscritto nella Protezione Civile ANA. Ho avuto la gioia di aiutare tante persone: dalla Versilia a L’Aquila, passando dall’Albania. Ora sono addolorato, particolarmente quando arrivano notizie di alluvioni, smottamenti o altre comunicazioni di disastri ambientali.

Il dovere di avere doveri

Credo che molti di noi, e comunque un italiano su sei, abbiano ancora negli occhi due serate prodotte dalla Rai nel mese scorso, protagonista...

VALLECAMONICA – Consolidare i valori alpini

Da sempre le feste sezionali in Vallecamonica sono state realizzate grazie all’impegno del direttivo della Sezione. Quest’anno, per la prima volta, è stato un Gruppo ad assumersi tale onere, quello di Darfo Boario Terme guidato da Mario Sala, che ricopre anche la carica di vicario della Sezione. La complessa organizzazione è stata resa meno gravosa dal fine ultimo: il ricordo e la memoria dei tanti nomi incisi sui marmi dei nostri monumenti e la conseguente volontà di trasmettere i valori che abbiamo ricevuto dai nostri “veci”.

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Partecipa anche tu al Campo Scuola all’Adunata di Biella

In occasione della 96ª Adunata nazionale Alpini che si terrà a Biella, stiamo organizzando un’attività volta a pubblicizzare i Campi Scuola coinvolgendo tutti coloro...

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Giuseppe Vezzari

Remo Facchinetti