L’uomo dei due fronti
È secco, essenziale, come chi ha consumato emozioni e fisico sull’altare della vita. Ti scruta discreto e silenzioso, come uno stratega che indugia prima di decidere. Poi apre la porta della confidenza con un sorriso pieno di intelligenza e simpatia. E anche di furbizia. E lì capisci perché la fortuna non solo ha aiutato il percorso di questo uomo, ma come questo uomo sia stato fondamentale perché la fortuna potesse fare effetto. Di Augusto Di Loreto mi avevano parlato durante un incontro con i ragazzi delle scuole abruzzesi, strappandomi una promessa: quella che l’avrei incontro durante i giorni dell’Adunata. Arriviamo a Civitella Roveto sul far della sera. Le case sembrano una manciata di briciole cadute dalla mensa di Dio dentro un catino di verde. Come se il mondo fosse tutto lì. L’orizzonte chiude sulle creste che tutt’intorno fanno da merletto alla natura.
Cittadinanza onoraria
Sabato 23 maggio, in una seduta straordinaria del consiglio comunale di Finale Emilia, in ottemperanza alla delibera nr. 59 del 29 aprile 2015, alla Protezione Civile dell’Ana insieme ad altre realtà associative, privati e ditte, è stata conferita la cittadinanza onoraria per «la solidarietà dimostrata e l’aiuto offerto». Altro riconoscimento che va ad aggiungersi ai numerosissimi attestati di merito che la nostra Protezione Civile ha ricevuto per l’impegno profuso in molteplici circostanze.
Una grande adunata
Ti accoglie da lontano con quel suo profilo di braccia scheletriche protese verso il cielo a chiedere di poter risorgere, la gru della ricostruzione. Questa è L’Aquila a sei anni dal terremoto che si portò via in un minuto 309 vite e secoli di storia. Eppure sono bastate poche ore perché quelle strade si rianimassero, come e più di una volta, inondate dal fiume vitale degli alpini accorsi da tutta Italia per l’88ª Adunata nazionale. Per molti è stato un ritorno a casa, almeno per gli 8.500 volontari che da ogni regione si misero in moto la mattina stessa del sisma e allestirono 29 campi per le migliaia di sfollati. “Onorare i morti aiutando i vivi” è il motto dei 364mila volontari dell’Ana, una realtà che qui, nella città ferita, diventa evidenza.
Una diretta da dimenticare
Buongiorno, sono la sorella di un alpino udinese, sto seguendo in diretta su Rai 3 l’Adunata degli alpini a L’Aquila. Scrivo a voi per dirvi che la speaker donna è una tragedia! Sono passati i reduci e questa signora dice: «Stanno passando i mezzi!». Non si può. Non è giusto.
Uomini indispensabili
Perché un’Adunata nazionale abbia successo, occorrono diversi ingredienti. Ne sveliamo due, su tutti: la voce dei nostri speaker e il lavoro ininterrotto degli uomini del Servizio d’Ordine Nazionale. Sono la voce dell’Adunata, dal venerdì quando tutto ha inizio, alla gran kermersse che è la sfilata della domenica. Per tradizione sono avvocati, anche se da qualche anno alla squadra formata da Guido Carlo Alleva, Manuel Principi e Nicola Stefani, tutti ragazzi della Smalp di Aosta, si è aggiunto Francesco Brighenti, alpino senza toga. Raccontano emozioni, fanno conoscere alla città che ospita l’Adunata, la storia meravigliosa delle penne nere, di quanto bene fanno in Italia e nel mondo. Siano in armi o in congedo.
LA SPEZIA – Nuovo mezzo per la Protezione Civile
Il gruppo di Protezione Civile della Sezione Ana di La Spezia ha inaugurato un veicolo di servizio Land Rover Defender: il mezzo, di seconda mano, è stato rimesso a nuovo e riverniciato con la livrea della Protezione Civile. La cerimonia è avvenuta in accordo con la Croce Rossa Italiana che inaugurava 4 mezzi; hanno presenziato il vice prefetto Ariodante, l’assessore Stretti e il vescovo Luigi Ernesto Palletti che ha benedetto i veicoli.
Reggimento audace e tenace
L’arrivo della Bandiera di guerra all’Adunata, viene subito dopo la Messa e non a caso. Sono momenti silenziosi che offrono il tempo per riflettere e guardarsi dentro. E poi mostrarsi alla città, in trepidante attesa. Il vociare che le vie strette dell’Aquila enfatizzano e fanno più forte, è zittito dalla cadenza dei tamburi che un passo dopo l’altro si avvicinano. Avanza la Bandiera di Guerra pluridecorata del 9° reggimento. Il chiassoso rumore si fa silenzio, da Collemaggio fino a piazza del Duomo dove il Labaro, i vessilli e i gagliardetti, oltre ai gonfaloni, si posizionano per gli onori del comandante Federico Bonato accompagnato dal Presidente Favero.
Uomini nella guerra
A fronte di tanta letteratura, non esiste ancora un film che parli degli alpini nella Ritirata di Russia. È un dato sconcertante perché in un’epoca dominata da media visivi (cinema, tv, internet) non possedere un’immagine è come cancellare un ricordo. Diviene sempre più frequente incontrare giovani che abbiano nozione del conflitto vietnamita poiché possiedono riferimenti derivati da film come “Il Cacciatore” (1978), “Apocalypse Now” (1979), “Platoon” (1986) e molti altri, ma che non sappiano nulla su tragedie che hanno colpito più da vicino il loro popolo, la loro gente. Angelika Vision ha dunque deciso di colmare questo vuoto culturale producendo “La Seconda Via”, un lungometraggio del regista e sceneggiatore Alessandro Garilli, che ha già ottenuto diversi riconoscimenti fra cui l’interesse culturale del MiBact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), il patrocinio del Ministero della Difesa e dell’Associazione Nazionale Alpini.
Ritorno a Fossa
Un paese è formato da elementi urbani ricorrenti con i quali una comunità si identifica e può svilupparsi: vie, piazze, luoghi di ritrovo e di servizio pubblico. Nel Villaggio di San Lorenzo, la nuova Fossa, c’era quasi tutto. Dopo il sisma, con grande sforzo, l’Ana vi ha costruito una chiesa e 33 delle 150 case, ridando speranza alla comunità. L’unico elemento che mancava era quello legato alla memoria, così gli alpini sono tornati e lo hanno costruito accanto alla sede del Gruppo. Il monumento realizzato in ferro battuto dal maestro Raffaele Di Prinzio rappresenta il fregio degli alpini: un’aquila che sovrasta due fucili e le trombe.
Un’Adunata indimenticabile
Caro direttore, ti invio copia della mail che mi ha mandato l’agenzia de L’Aquila presso cui mi ero rivolto per organizzare il viaggio del nostro Gruppo di Tarcento (Udine). Qui di seguito il messaggio pervenutomi. «L’Adunata è passata... e a L’Aquila abbiamo un grande vuoto, quello che voi avete colmato in tre giorni di allegra, ordinaria follia.
Ottantamila visitatori
In tre giorni numeri da record per la Cittadella degli alpini, la mostra di mezzi ed equipaggiamenti in dotazione alle Truppe Alpine dell’Esercito allestita al Parco del Castello a L’Aquila. Penne nere venute da ogni parte d’Italia, famiglie aquilane, appassionati e curiosi hanno affollato gli stand sistemati nel verde del parco, per dar vita a una full immersion nella realtà degli alpini in armi: operazioni in Patria e all’estero, sistemi d’arma, uniformi, radio e veicoli di ultima generazione (gettonatissimi i blindati Lince e i cingolati da neve BV206, oltre alla blindo Centauro della cavalleria), bonifica dei residuati bellici, addestramento e vita in montagna, senza trascurare la storia del Corpo (fondato nel 1872 e tra i più celebri e celebrati al mondo), con uno spazio speciale incentrato sulla Grande Guerra a cura del Museo Nazionale degli Alpini di Trento e del gruppo storico “Militaria” di Torino, integrato dalla mostra di “Domenica del Corriere” fornita da Paolo Scavarda.
BARI – Il consiglio sezionale riunito al Sacrario
Luigi Leo, nuovo Presidente della Sezione di Bari, ha deciso di tenere la prima riunione del Consiglio direttivo sezionale, da lui presieduta, presso il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari.