36º premio Fedeltà alla montagna
La 36ª edizione del Premio, in programma per sabato 27 e domenica 28 agosto, quest’anno si terrà in comune di Rocca Pietore, in provincia di Belluno. Il premio raggiungerà Malga Laste, che si trova a quota 1.868 metri, sul Col de le Casière, dove sorge la malga che dal 1989 è gestita dalla famiglia Dorigo. L’azienda è condotta da Ezio e dal premiato di questa edizione, l’alpino Diego Dorigo 3º/’93, dapprima recluta alla caserma Salsa di Belluno e poi di stanza al distaccamento di Arabba.
Alla casa della memoria
Arrivo alla Baita Cecchin assieme all’amico Sergio Casarotto. Gli altri, Angelo Brazzale, Luca Sanson e Vittorio Brunello, sono indietro, forse ancora scossi dalla “volata” che ho fatto con il fuoristrada sulla dissestata via che porta a Passo Stretto per arrivare in tempo, oppure rallentati dalle evidenti tracce di neve che ancora c’erano sul sentiero che porta alla Baita, nonostante il grande lavoro di spalatura fatto dagli alpini di Marostica per preparare l’evento. È sempre bello tornare a casa, tra i miei alpini all’Ortigara.
Le solite mandrie selvagge
Sono un iscritto all’Ana da diversi anni e volevo complimentarmi per lo spessore morale della rivista. Ho partecipato all’Adunata di Asti mi congratulo per l’organizzazione della sfilata che si è svolta in modo corretto.
L’Ana: una macchina da guerra per la pace
Tornate presto!
Ve ne state già andando? Rimanete ancora un po’. Tornate presto. Siamo stati bene con voi. In sintesi: “Grazie alpini!”. Questo era il senso dei titoli e dei commenti che sono apparsi sui giornali locali e sui siti on line. Gli astigiani si sono risvegliati il 16 maggio più ottimisti e fiduciosi. C’è chi ha definito l’Adunata nazionale degli alpini “una ciucca allegra” dalla quale si esce con il sorriso.
Restare uniti
Sono la moglie di un alpino, leggo con piacere il mensile L’Alpino, e il suo editoriale pubblicato nel numero di marzo mi ha toccata profondamente perché ha centrato in pieno la situazione del Gruppo. Mi creda, nel leggerla, mi sono salite le lacrime agli occhi perché sono sempre stata vicina al mio alpino e mi sono sentita coinvolta nel malumore che a volte si crea in qualche Gruppo.
Auguri Pippo
In casa mia siamo una famiglia di militari e qui vorrei ricordare mio fratello. Seguendo le orme di mio padre, si è arruolato a 18 anni ed è stato subito alpino per tutta la vita. È nel suo Dna! Il suo amore l’ha trasmesso a me, che pur non facendone parte in modo attivo, amo profondamente questo unico e meraviglioso Corpo.
La carica dei 200
La pioggia prevista era arrivata nella notte aggiungendo qualche insidia alla possibile riuscita della competizione, tuttavia le previsioni non hanno certo spaventato gli oltre duecento biker convenuti per questo 1º Campionato nazionale Ana di mountain bike, carichi e pronti all’acqua e al fango. Sotto un cielo grigio, i moderni cavalieri multicolori fremevano.
Una bella idea
A vent’anni ho prestato servizio militare di leva alla caserma “De Caroli” di Vipiteno, sede del gruppo artiglieria da montagna Sondrio; e a più di tredicimila albe dal congedo, tutti gli anni ritorno volentieri nella mia caserma (oggi a servizio dei soldati del 5º Alpini).
Doni alla città
Organizzazione appropriata, volontari motivati, risultati positivi. Questa la reale e semplice formula che anche ad Asti ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il 9 maggio 150 volontari della Protezione Civile di 17 Sezioni Ana hanno aperto 12 cantieri nei luoghi preventivamente concordati con l’amministrazione comunale. I lavori effettuati in 8 scuole, due parchi pubblici, in un campo attrezzato per le attività sportive e al cortile di Casa Alfieri, hanno messo a dura prova tutta la Pc Ana, sia par la parte organizzativa, sia per l’esecuzione.
NAPOLI – Per gli infoibati e i Caduti
Nella chiesa dei S.S. Cuori di Castrovillari don Carmine De Franco e l’alpino don Bruno Midaglia hanno celebrato una Messa in ricordo delle vittime delle foibe e di tutte le guerre, alla presenza del Presidente sezionale Marco Scaperrotta, del sindaco Domenico Lo Polito e di altre autorità locali.
Uniti da una bandiera
Visto dall’alto è solo un chilometro, ma percorrerlo tutto a piedi è come attraversare un fiume in piena. Sono uomini di tutte le età, con donne e bambini in festa, accomunati da una sola cosa, il cappello! C’è un sano fermento per le strade prima dell’arrivo della Bandiera di Guerra, ma in prossimità di piazza 1º Maggio l’aria si fa più statica e rarefatta. Le trombe danno il via mentre il Son si sbraccia per far rientrare tutti ai lati di Corso Alfieri.