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sabato, 3 Maggio 2025

Una bella idea

A vent’anni ho prestato servizio militare di leva alla caserma “De Caroli” di Vipiteno, sede del gruppo artiglieria da montagna Sondrio; e a più di tredicimila albe dal congedo, tutti gli anni ritorno volentieri nella mia caserma (oggi a servizio dei soldati del 5º Alpini).

Ciao Franco

Leggendo l’editoriale di marzo la spina che ho nel cuore punge, le lacrime scendono lungo i rivoli dell’età. Come dite voi, Franco è “andato avanti”: marito, padre, uomo e alpino esemplare. 

Giovani, passione e sincerità

Ho deciso di scriverle in merito ad alcuni commenti particolarmente severi rivolti ai giovani contenuti negli ultimi numeri de L’Alpino. Vorrei lanciare un messaggio per difendere i giovani, i loro ideali e la loro ricettività verso il passaggio di testimone generazionale. 

Pensieri condivisi

Ho letto l’editoriale di marzo e come succede sempre l’ho gustato e apprezzato ma questa volta mi sono anche compiaciuto.

Una mela a metà

Mi sono congedato nel lontano dicembre 1970, da Bassano del Grappa, 6º art. da montagna. Per i 10 anni successivi non avevo mai preso in considerazione la partecipazione alle Adunate, sino a quando un amico mi trascinò con lui alla mia prima di Verona. 

Vivere la guerra

Qualche tempo fa sono stato onorato della visita del nostro Presidente della Sezione di Brescia al quale ho avuto il piacere di mostrare la mia tessera di iscrizione all’Ana dal 1944. Non è un merito speciale ma io considero il tesseramento una goccia di solidarietà alpina, e con la goccia si fanno i ruscelli ecc.

Difendiamo i nostri valori

Il mondo è continuamente “in divenire” e la velocità dei cambiamenti è così rapida che non si fa tempo a metabolizzare le novità perché già superate dal nuovo che avanza. 

Stop ai furbetti

Domando tante volte a me stesso perché molti alpini finti portano il bel cappello da alpino. Mi perdoni signor direttore, sono nauseato di vedere questi burattini marciare a tutte le Adunate. 

Incontriamoci

In qualità di iscritto all’Ana consulto con molto piacere e attenzione la nostra rivista periodica L’Alpino apprezzandone e condividendone le motivazioni, lo spirito e le finalità.

Il ponte ignorato

Mi rivolgo a lei come ultimo salvagente. Abito a Borso del Grappa e ho nel mio terreno un ponte, tipo decauville, otto piloni in cemento, di una ferrovia fatta nel 1917 dopo Caporetto, che da Bassano portava rifornimenti in una villa veneta che poi con teleferiche raggiungevano il fronte a Cima Grappa.

La nostra Preghiera

Dopo aver letto molto sulla nostra Preghiera, ho avuto l’impulso di dire la mia. Ho conosciuto la Preghiera dell’alpino quando mi presentai alla Scuola Militare Alpina, il 17 gennaio 1969, quale partecipante al 22º corso Acs.

Punti di vista

Perdonami se compio un peccato confessando che leggendo i tuoi articoli su L’Alpino provo dell’invidia nei tuoi confronti, questa invidia è scaturita nel dedurre che vivi in un mondo a dir poco meraviglioso, mio caro dimmi se c’è un posto anche per me, e per la mia famiglia sarei veramente felice ed eternamente riconoscente, la mia Patria si chiama Italia ho sempre amato la mia Patria, soprattutto durante gli 11 anni di lavoro all’estero. Questa mia sfortunata Patria... 

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