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domenica, 4 Maggio 2025

Forza comunicativa

Partiamo dalla fine. Domenica mattina, sfilata in pieno svolgimento, la situazione era la seguente: Rai3 stava trasmettendo in diretta, come fa da diversi anni, la sfilata, arricchendo la trasmissione con servizi e interviste; TgCom24 era in diretta con le immagini provenienti dal nostro service tv in una ampia finestra in alto a destra, la conduzione in studio e le interviste raccolte dagli inviati. 

Fumetto alpino

Il suo studio, nel cuore di Asti, è avvolto in quel buio che ricorda certi pomeriggi d’estate quando le persiane sono chiuse per l’afa. Una lampada illumina un cerchio di scrivania. Qua e là fumetti di Dylan Dog. È lui il “papà”, Luigi Piccatto. Ha il volto in ombra e le mani appoggiate sopra alcuni fogli da disegno. 

Ospedale strategico

All’interno dell’Ospedale da Campo c’è una regola non scritta che suona così: “A voce i valori alpini non si declamano né si descrivono ma si vivono e si insegnano agli altri con l’esempio”. L’ho percepita subito, fin da quando, nel giugno dello scorso anno, con grande onore sono stato nominato dal Presidente Favero nuovo direttore dell’Ospedale da campo-Gruppo di Intervento Medico Chirurgico.

Due nuove realtà

Gli stucchi dorati e i velluti rossi dell’ottocentesco Teatro Alfieri hanno fatto da cornice all’incontro tra i vertici dell’Ana e i rappresentanti delle trenta Sezioni all’estero, convenuti ad Asti per partecipare l’89ª Adunata. Sul palcoscenico si sono vissuti momenti di intensa emozione. Volti e racconti che si dipanano nei continenti con la capacità di rinnovarsi e proporre nuove storie di “alpinità e italianità” come le ha definite il Presidente Sebastiano Favero.

Mostra in grigioverde

L’89ª Adunata nazionale di Asti ha rappresentato, per noi alpini in armi, un momento molto significativo: è stato il 10º anniversario della “Cittadella degli alpini”. Nata nel 2007 in occasione del raduno di Cuneo, dopo due lustri la sua presenza costituisce ormai un momento irrinunciabile di ogni Adunata. Personalmente vi avevo partecipato una sola volta, a Bassano nel 2008, con uno stand dedicato alle missioni all’estero. 

La carica dei 200

La pioggia prevista era arrivata nella notte aggiungendo qualche insidia alla possibile riuscita della competizione, tuttavia le previsioni non hanno certo spaventato gli oltre duecento biker convenuti per questo 1º Campionato nazionale Ana di mountain bike, carichi e pronti all’acqua e al fango. Sotto un cielo grigio, i moderni cavalieri multicolori fremevano. 

Italia, amore mio!

Ogni anno che passa li incontriamo più “veci”, alcuni si appoggiano ad un bastone, altri sono accompagnati da figli e nipoti, come il vulcanico Fernando Caretti, Presidente della Sezione Argentina. Nonostante le difficoltà, la lontananza e gli acciacchi dell’età che avanza, gli alpini che vivono all’estero hanno percorso migliaia di chilometri e da quattro continenti hanno raggiunto Asti per partecipare alla grande festa alpina.

Riconoscenza e fiducia

La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è una delle più grandi chiese del Piemonte, sublime espressione dell’architettura gotica. Un bene partorito da un’arte millenaria che ha accolto migliaia di alpini per la consueta Messa del sabato.

Doni alla città

Organizzazione appropriata, volontari motivati, risultati positivi. Questa la reale e semplice formula che anche ad Asti ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il 9 maggio 150 volontari della Protezione Civile di 17 Sezioni Ana hanno aperto 12 cantieri nei luoghi preventivamente concordati con l’amministrazione comunale. I lavori effettuati in 8 scuole, due parchi pubblici, in un campo attrezzato per le attività sportive e al cortile di Casa Alfieri, hanno messo a dura prova tutta la Pc Ana, sia par la parte organizzativa, sia per l’esecuzione. 

La seconda volta di Asti

Allo scoccare delle 9 arriva il benvenuto alle penne nere, giunte da tutta Italia, sulle note della fanfara della Taurinense, accanto alla Compagnia d’onore del 2º Alpini. Il fragore che segue è tutto per loro. Sguardi tesi e gesti all’unisono: a colpire sono la fierezza degli alpini in armi inquadrati e l’esecuzione, come sempre impeccabile, fra la compostezza di chi sfila e il rincorrersi dinamico dei fotografi che inseguono lo scatto migliore. 

Tanta fatica, tanta gioia

Il lunedì che precede l’Adunata cominciano ad arrivare le avanguardie: comando, segreteria, Centro Radio, magazzino, squadra segnaletica e squadra transenne. Tutti al lavoro per fare in modo che ogni componente sia in piena operatività, al più presto. 

Memoria e spirito positivo

Se l’Associazione avesse una capitale morale, quella sarebbe la memoria. E non solo legata ai fatti bellici di cento e più anni fa, ma che s’allaccia a un presente vicino. Nel lungo elenco compare la grande alluvione del 1994 quando il Tanaro esondò provocando 70 vittime e danni enormi.

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