Nel 2003 il maresciallo alpino Lambriola, in missione in Kosovo, aveva constatato le condizioni di estrema miseria di tante famiglie, anche con bambini. Tornato in Patria, ha contattato la sezione di Brescia per chiedere qualche aiuto e i bresciani hanno risposto con tanto entusiasmo da dare vita all’operazione Tridentina avanti! , coinvolgendo anche gli alpini della sezione di Salò. Una grossa mano l’ha data, da Vipiteno, il ten. col. Davide Pagani, del 6º alpini di Brunico, dove è stato trasportato con i mezzi della P.C. della sezione quanto era stato raccolto fra i gruppi e fra le istituzioni contattate.
Dopo numerosi viaggi, la singolare staffetta è stata ripresa dagli artiglieri del 52º reggimento di Vercelli, seguiti poi dai paracadutisti del 186º reggimento Folgore di Siena. Il cappellano dei parà, nel 2005, prima di partire per il Kosovo si è rivolto alla sezione bresciana, ed è nata l’operazione Tridentina avanti! 2 , seguita nel 2007 da Tridentina avanti! 3 a favore della popolazione del Libano e quindi Tridentina avanti 4 , quando la Folgore è stata impegnata in Afghanistan.
Complessivamente la sezione ha inviato in Kosovo, Libano e Afghanistan in ripetuti viaggi con partenza da Vipiteno, Vercelli e Siena, 110 tonnellate di viveri, 800 chili di materiale per l’infanzia, una tonnellata di materiale scolastico, mezza tonnellata di medicinali, due sterilizzatrici, un ambulatorio medico con elettrocardiografo, apparecchiature e attrezzature sanitarie, e poi stufette, passeggini, biciclette e 4.500 scatoloni di abbigliamento vario oltre a somme di denaro.
Pubblicato sul numero di febbraio 2010 de L’Alpino.